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Zona Rossa – Italia in fiamme!

Le scene a cui stiamo assistendo in queste ore, provenienti dalle carceri italiane, portano inevitabilmente a porsi dilemmi riguardo la gestione dei detenuti e della situazione lavorativa in cui si trovano ad operare i colleghi della Polizia Penitenziaria e di tutte le Forze di Polizia. Si parla di rieducazione, di reinserimento nella società civile, di integrazione nel mondo del lavoro ma ecco qui che la dura realtà affiora, diretta e devastante, dalle immagini che giungono da nord a sud, come fosse un articolato piano strategico che poco ha a che fare con l’emergenza sanitaria in corso.
Come nei paesi del terzo mondo il sistema carcerario è un colabrodo, dove a pagarne le spese sono sempre gli stessi: gli operatori di polizia. Infatti, in una nazione dove la pena la scontano da anni le Forze dell’Ordine, senza dimenticare il personale sanitario, qualcuno chiede l’indulto per i criminali.
Cosa poteva capitare di meglio per mettere in difficoltà quello Stato che, invece di trattare i fuggiaschi per come dovrebbe, gli riserva una situazione alloggiativa talvolta superiore alle normali condizioni delle Forze di Polizia? Perché non continuare a comportarsi come sempre fatto, e dare sfogo ai loro reconditi istinti delinquenziali ? Ed ecco che il mix di anti civiltà è servito. Rivolte in tutte le carceri, alimentazione del panico e dell’insicurezza. Infermerie devastate, camerate inagibili, personale ferito, poliziotti penitenziari tenuti in ostaggio e milioni di euro di danni che ricadranno, come sempre, su ogni singolo contribuente che in tutto ciò è parte lesa.

Il SIM Carabinieri, anche in questa ennesima e purtroppo non ultima occasione, si schiera a favore dei colleghi che, senza riserve, stanno contrastando questi “avvoltoi” che mascherano i loro indegni desideri in pretestuosi timori di carattere sanitario. Nel contempo, col puro spirito di collaborazione tipico del SIM Carabinieri, chiediamo che la Signora Ministro degli Interni ed il Ministro della Giustizia vogliano valutare di implementare il numero delle carceri e non di pensare ad indulti o amnistie come qualcuno ha proposto in questa già drammatica situazione! E di utilizzare con più incisione le nostre Forze di Polizia, dando loro la giusta coordinazione per ripristinare definitivamente la democrazia e la sicurezza nella nostra amata nazione.  Siamo diventati il paese dei record: dopo il coronavirus ora abbiamo il record delle evasioni. E francamente avremmo potuto risparmiarcelo!

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