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Tutela Legale: esponenti del Governo esultano sui social ma SIM Carabinieri chiede un confronto sul merito “per gli operatori di polizia pretendiamo rispetto”

Roma – Per SIM Carabinieri, prima associazione professionale a carattere sindacale dell’Arma dei Carabinieri per nascita e numero di iscritti, da sempre impegnata nella tutela dei diritti e delle condizioni di lavoro degli operatori di polizia, l’emendamento del Governo al Ddl Sicurezza, approvato ieri dalle Commissioni Affari Costituzionali e Giustizia riunite in sede congiunta, non è certamente un risultato storico per garantire maggiori tutele alle Forze di Polizia. Mentre esponenti del Governo celebrano il risultato come un traguardo storico per SIM Carabinieri c’è poco da esultare in quanto vi è fondato timore che si possa trattare dell’ennesimo specchietto per le allodole. Il Segretario Generale di SIM Carabinieri Antonio Serpi manifesta serie preoccupazioni riguardo le reali tutele garantite agli operatori di polizia tanto che la stessa associazione professionale a carattere sindacale attraverso il Dipartimento Affari Giuridici di SIM Carabinieri ha analizzato il testo emendativo ha elaborato un parere tecnico, evidenziando nel testo emendativo diverse criticità:

  1. Formulazione della Norma: la dicitura “può essere corrisposta” rischia di rendere la concessione della tutela una scelta arbitraria dell’amministrazione. SIM Carabinieri propone di riformulare il testo utilizzando “corrisponde” con l’unica limitazione della disponibilità di bilancio.
  2. Oggetto della Concessione: L’attuale formulazione sembra legare il fondo concesso all’incarico difensivo, escludendo l’utilizzo di consulenti tecnici, spesso essenziali per la risoluzione di controversie. È necessario includere esplicitamente questa possibilità nel testo.
  3. Diritto di Rivalsa: La disposizione che prevede il diritto di rivalsa per l’amministrazione in caso di “grave negligenza” accertata in sede disciplinare potrebbe svuotare di significato l’intero emendamento. SIM Carabinieri ritiene di dover ancorare il diritto di rivalsa alla sanzione disciplinare massima piuttosto che a una definizione generica di responsabilità disciplinare “grave”.
  4. Tutela per Parte Offesa o Parte Civile: L’emendamento non prevede tutele per gli operatori di Polizia che, pur non essendo indagati, sono parti offese o civili nei procedimenti. È indispensabile integrare il testo per garantire supporto finanziario anche in questi casi che sono numerosi essendo gli operatori di polizia quotidianamente vittime di aggressioni.

Infine, SIM Carabinieri propone una riflessione di lungo termine sulla convenienza economica di dotare l’Avvocatura dello Stato di risorse specializzate dedicate esclusivamente alla difesa degli operatori di polizia, al fine di garantire una difesa sistematica e a costi inferiori rispetto ai rimborsi per difensori di fiducia proposti nell’emendamento.SIM Carabinieri auspica che queste considerazioni vengano prese seriamente in considerazione e che venga avviato un dialogo costruttivo con il Ministero dell’Interno, con cui chiede fortemente un confronto, al fine di migliorare effettivamente le tutele legali per tutti gli operatori di polizia.

SIM CARABINIERI SEGRETERIA  NAZIONALE

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