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SIM CC Sardegna: riflessione sullo stress dal lavoro correlato. Situazione dell’Arma in Sardegna

Cagliari. La Segreteria Regionale SIM CC Sardegna segnala la situazione di forte preoccupazione per le critiche condizioni operative dei Carabinieri dell’organizzazione territoriale della Sardegna anche se, ad onore del vero, non esiste organizzazione dell’Arma che non presenti criticità di organico, dove colleghi sono giocoforza costretti ad assumere doppi incarichi e spesso senza un adeguato indottrinamento. La situazione perdura oramai da anni ed è maggiormente avvertita da chi opera sulla strada e con il pubblico, essendo questi reparti il front-office con i cittadini. Il problema indubbiamente è figlio delle linee politiche degli anni precedenti in cui era stato scelto il blocco degli arruolamenti, ma anche della necessità di alimentare o addirittura creare nuovi reparti speciali per fronteggiare le nuove emergenze criminali. Si sopperisce alla carenza di organico con il ricorso allo straordinario per mantenere lo standard qualitativo che da sempre contraddistingue l’Arma e che la colloca al primo posto come forza di Polizia gradita alla cittadinanza. Alla lunga però tale rimedio è logorante nonché stressante, in quanto comporta ripercussioni negative sulla vita familiare, e inoltre, come spieghiamo ad ogni occasione di ritrovo ai nostri iscritti, non è conveniente economicamente. Chi opera in contesti di difficile permeabilità e con indice criminale più elevato rispetto alla media ne risente maggiormente, ma non ne sono esenti nemmeno i colleghi che lavorano in realtà di difficile alimentazione per via del contesto sociale dove operano. Questi reparti subiscono giocoforza una sorta di discriminazione, perché ovviamente non può essere ridotto sia il carico di lavoro amministrativo che la richiesta di sicurezza dei cittadini e non ultime le quotidiane richieste dell’A.G. che, nei casi di violenza di genere, impone tempistiche stringenti ed improrogabili. Chiaramente questi carichi di lavoro sono direttamente proporzionali alla popolazione presente nei rispettivi territori. Il problema oramai tocca anche i Comandanti di Compagnia che a loro volta, per fronteggiare le emergenze o per disporre di un dispositivo di presidio confacente alle reali esigenze operative che non può essere garantito da una sola pattuglia, sono costretti a chiedere turni in quinta alle Stazioni snaturando così le peculiarità ed i ruoli dei vari reparti, nonché aumentando il carico di lavoro. Quanto successo alla sede Mondiapol di Sassari è fortemente indicativo: chi staremmo piangendo ora se fosse intervenuto il personale di una qualsiasi Stazione? E non per mancanza di capacità dei militari, bensì per le minori dotazioni di sicurezza di quei reparti (esempio mancanza di blindatura sui vetri delle auto) e, ciò nonostante, non è raro che in situazioni del genere tali interventi sono curati proprio dalle stazioni. Ad oggi chi ha funzioni di Comando, nella generalità dei casi, si trova ad operare avendo a disposizione un terzo del personale stabilito (parliamo di numeri reali non di quelli che compaiono nelle tabelle degli uffici legionali). A tale criticità i colleghi rispondono con lo spirito di sacrificio e l’alto senso del dovere che alberga in ogni carabiniere, ma la situazione sta diventando insostenibile, tra l’altro con possibili ripercussioni sui cittadini che potrebbero percepire mancanza di interesse verso le loro routinarie problematiche in quanto le Stazioni sono oramai costrette a lavorare in emergenza e per le emergenze. Pur capendo che non è un problema di facile soluzione e che sicuramente non può essere alla portata del Comando Legione Carabinieri Sardegna, il SIM CC, prima realtà sindacale dei carabinieri per nascita e numero di iscritti, intende rimarcare che il benessere psicofisico dei Carabinieri deve essere una priorità. Come Segreteria Regionale recependo le numerose segnalazioni dei colleghi ribadiamo che non vi è un reparto, in tutte le organizzazioni dell’Arma in Sardegna, dove non si richiedano di svolgere compiti, in una emergenza continua, due parole queste ultime che affiancate dovrebbero essere un ossimoro. In questo contesto bisogna porre attenzione e valutare eventuali condizioni di stress da lavoro correlato, disciplinato dal Decreto Legislativo 81/2008 e D1.78/2010. Da ogni parte ci arrivano segnalazioni di malessere perdurante, che oramai si sta incancrenendo, che è anche causa di separazioni, Peraltro, non per rimestare nel torbido, non si può omettere di sottolineare che le condizioni di stress, talvolta, sono alla base di gesti estremi. In ultimo ma non per ultimo, il tutto rischia di alimentare una convinzione nei nostri colleghi: quella di non essere adeguatamente considerati dall’Istituzione che tutti i carabinieri quotidianamente, con il loro fare a favore delle comunità, rappresentano.

LA SEGRETARIA REGIONALE DEL SIM SARDEGNA

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