SIM CC AUSPICA MAGGIORI FONDI PER GLI ABITI CIVILI DEI CARABINIERI
“Bene le procedure d’approvvigionamento e l’anticipo spesa ma auspichiamo che il conguaglio consenta ai colleghi di poter acquistare gli abiti senza rimetterci i soldi”
Roma. Anche per quest’anno, la fornitura di abiti civili ai militari autorizzati a vestirli permanentemente è sostituita dall’erogazione di un rimborso spese sostenute per il loro acquisto, con la possibilità di chiedere in anticipo l’importo fissato i 77,41 euro che sarà erogato dal C.N.A. sul cedolino stipendiale del mese di luglio nonché – al fine di garantire una più’ ampia finestra temporale pe inoltrare le richieste sui cedolini di agosto e settembre. Al momento SIM Carabinieri non conosce l’importo totale spettante ai carabinieri aventi diritto ovvero la somma che percepiranno all’atto del saldo che verrà accreditata con le competenze stipendiali di dicembre a quei militari che abbiano presentato domanda di rimborso corredata dalla ricevuta fiscale (o scontrino) e da un’autodichiarazione esplicativa della tipologia di capi d’acquistati (qualora non descritti nella ricevuta prodotta). Insomma, contrariamente a quanto avvenuto l’anno scorso, il cui importo massimo di rimborso era fissato in 89,08 euro, quest’anno si parla di anticipo e conguaglio a lasciare intendere che l’importo spettante sia sicuramente superiore. Ci preoccupa tuttavia la precisazione che nella circolare si parli di possibilità di un conguaglio in incremento e che il conguaglio avvenga in caso di residue disponibilità finanziarie. Ma è solo una preoccupazione perché siamo certi che le risorse ci saranno non potendosi, certamente, acquistare abiti con il solo importo in anticipo. In attesa di capire cosa avverrà plaudiamo all’iniziativa e alla metodologia per l’acquisto, peraltro condivisa dai colleghi, ma non possiamo fare altrimenti per l’entità dell’importo anticipato che consideriamo molto basso anche in considerazione che sconosciamo l’importo del saldo e auspicando che comunque ci sarà. In ultimo segnaliamo, per gli stessi militari, l’assegnazione “fantasma” di calze, scarpe basse, scaldacollo, maglioncino tipo lupetto e guanti in pelle, previsto a corredo del vestiario acquistato privatamente, in quanto non vengono quasi mai distribuiti dai magazzini vestiario ai colleghi autorizzati a vestire permanentemente gli abiti civili. Auspicando che tale criticità venga presto risolta e sperando di non trovarci davanti a conguagli “fantasmi” ribadiamo la necessità che, all’atto del conguaglio, si possa raggiungere una somma adeguata e che i fondi destinati in tale capitolo siano presto implementati poiché le spese che i militari sosterranno saranno fortemente condizionate dalla pressante inflazione che ne adultera l’entità.
SIM CARABINIERI
Segreteria Nazionale