SIM Carabinieri: vogliamo l’accesso al pensionamento anticipato per i carabinieri “caregiver”
ROMA – È questo l’appello che il SIM Carabinieri, primo sindacato della storia dell’Arma dei Carabinieri, fa a tutte le forze politiche che compongono l’attuale Governo, dopo l’ennesima esclusione del comparto sicurezza all’Ape Sociale. Ricordiamo a tutti che questo speciale istituto – stabilito con l’art. 1, commi da 179 a 186 della legge di bilancio 2017 e s.m.i. – è rivolto a tutti i cittadini che svolgono lavori gravosi o che per loro sfortuna assistano, “caregiver”, dei familiari con disabilità gravissime. Ad onor del vero va detto che, negli ultimi anni, alcuni politici di diversi schieramenti hanno proposto delle interrogazioni parlamentari al fine di estendere l’Ape Sociale anche ai lavoratori del comparto sicurezza ma senza riuscirvi, in quanto la motivazione sarebbe che il personale del comparto sicurezza goda già di agevolazioni normative che consentono il pensionamento prima del compimento dei 63 anni. Noi del SIM Carabinieri chiediamo altro e cioè che i Carabinieri con almeno 30 anni di contributi che sono anche “caregiver” perlomeno da 6 mesi ed obbligati a svolgere quotidianamente due lavori gravosi, abbiano diritto di accedere all’Ape Sociale che prevede un’indennità a carico dello Stato erogata dall’INPS in loro favore, fino al raggiungimento dell’età pensionabile per anzianità.
SIM CARABINIERI
Segreteria Nazionale