SIM Carabinieri: situazione al limite a Tor Bella Monaca
Quello che manca, oltre la percezione di sicurezza, sono le Forze dell’Ordine.
ROMA – Il SIM Carabinieri, da sempre vicino ai colleghi e alle Forze di Polizia che operano su tutto il territorio nazionale, dopo l’ultimo fatto di sangue del 14 settembre, con il sospetto che sia collegato agli ambienti della malavita di Tor Bella Monaca, VI Municipio di Roma, porta la propria solidarietà e vicinanza alla Stazione dei Carabinieri di Tor Bella Monaca. Lo stesso territorio da alcune settimane al centro dell’attenzione dei Carabinieri, soprattutto dopo l’aggressione subita da Don Antonio Coluccia, il prete paladino della legalità e cappellano del SIM Carabinieri.
Oggi Tor Bella Monaca conta 170 mila abitanti, 15 piazze di spaccio gestite nella totale prevalenza da cittadini stranieri: il risultato di un mix, una alterazione, una trasformazione nel tempo della criminalità che, a seguito di numerosi arresti operati a contrasto e carico di quella locale, ha dato spazio anche all’inserimento di quella straniera, con metodi e regole diverse. Piazze di spaccio con pochi carabinieri, meno di trenta, si tenta perlomeno e con fatica infastidire. Non dobbiamo meravigliarci se oggi Tor Bella Monaca è ai primi posti per numero di reati, in prevalenza spaccio ad opera di soggetti di origine straniera. Meno di trenta carabinieri sostengono la sicurezza di una comunità con 170 mila persone, in una Nazione dove la media degli agenti è di circa 400 ogni 100 mila abitanti.
È di tutta evidenza che i colleghi della Stazione Carabinieri di Tor Bella Monaca, pur nella esiguità di personale e insufficienza di mezzi, e nella difficile situazione legata a un territorio famoso per le sue piazze di spaccio, continuano a lavorare a favore della comunità senza interruzione. Lo dimostrano gli ultimi fatti di cronaca che hanno registrato arresti per fatti di droga e sequestro di stupefacenti.
Così anche noi abbiamo, come in Francia, le nostre “banlieue”, sobborghi completamente abbandonati a loro stessi, dove le Forze dell’Ordine faticano presidiare; quei sobborghi caratterizzati da progetti di alloggi a basso reddito e che ospitano grandi popolazioni di immigrati.
Ricordando la recente vile aggressione a Don Antonio Coluccia, che vive e tocca con mano il territorio, conoscendone i rischi, le storture e soluzioni, quelle stesse che lo mettono a rischio nel richiamare l’attenzione su una presenza massiccia dello Stato, che ad oggi deve intervenire per incrementare l’unico presidio sulla sicurezza presente nel territorio.
Tor Bella Monaca già negli anni 90 contava poco più di 50 carabinieri e che oggi, a causa della riduzione degli organici, vede la presenza sul territorio di meno di 30 unità che fanno fatica “a sbarcare il lunario”, con turni di lavori massacranti in relazione all’estensione del municipio.
Il SIM CARABINIERI chiede al Ministro Piantedosi un rapido intervento in loco, finalizzato a promuovere un potenziamento della presenza delle Forze dell’Ordine, adeguando il dispositivo della sicurezza all’elevato rischio di violenza che sta interessando il quartiere di Tor Bella Monaca.
La speranza, la fede, la forza e la voglia di cittadini e Forze dell’Ordine di migliorare Tor Bella Monaca c’è, il SIM Carabinieri c’è!
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