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SIM CARABINIERI SI INTERROGA: “CHE FINE HA FATTO L’ASSISTENZA SANITARIA INTEGRATIVA PER I MILITARI?

Roma – Lo scorso 15 agosto il SIM Carabinieri aveva preso atto che, a seguito di una lunga attesa, il dicastero della Difesa, tramite lo Stato Maggiore Difesa – V Reparto Affari Generali, aveva annunciato di aver firmato un nuovo accordo per l’assistenza sanitaria integrativa per il personale militare con la cassa Prevint, selezionata per gestire la nuova polizza sanitaria per i militari. A distanza di oltre un mese dalla sigla dell’accordo SIM Carabinieri, l’associazione sindacale più rappresentativa dell’Arma dei Carabinieri, si interroga su che fine abbia fatto tale polizza per gli appartenenti all’Arma dei Carabinieri. Per quanto noto il premio annuale sarebbe già stato pagato, pare 20.000.000 di euro, e le altre forze Armate, sulla scorta delle indicazioni di Stato Maggiore Difesa, hanno già diramato le disposizioni di dettaglio per rendere operativa la nuova polizza, scaduta lo scorso 31 marzo. Sul fronte Arma dei Carabinieri tutto tace, non ne comprendiamo il perché! Intanto rileviamo che i colleghi ad oggi non possono usufruire di una tutela sanitaria. “Non ci sono noti i motivi della mancata operatività della polizza da parte dello Stato Maggiore dell’Arma dei Carabinieri – dichiara Serpi il Segretario Generale di SIM Carabinieri – probabilmente ci saranno delle ragioni che auspichiamo ci siano presto rappresentate perché è fondamentale, che le decisioni riguardanti la salute del personale militare coinvolgano direttamente tutte le parti interessate, garantendo così trasparenza e una tutela sanitaria efficace per i nostri colleghi”. SIM Carabinieri ricorda che le principali novità della nuova polizza sanitaria per i militari, rispetto alle precedenti condizioni assicurative, sono le seguenti:

  • esclusione del pacchetto di prevenzione (cd. check-up).
  • per le prestazioni specialistiche:diminuzione della franchigia a € 35 e incremento del massimale a € 1.400 per anno per assistito.
  • per le prestazioni di alta specializzazione:diminuzione della franchigia a € 45 e incremento del massimale a € 5.000 per anno per assistito.
  • aumento dell’indennità giornalierafino a 30 giorni per un importo di € 30 per giorno di ricovero.
  • incremento del massimale annuofino a € 1.000 per assistito per trattamenti fisioterapici riabilitativi.
  • inserimento della garanzia per non autosufficienza da malattiacon erogazione di un’indennità di € 600 per la durata massima di 36 mesi.
  • prestazioni odontoiatriche:incluse solo presso strutture convenzionate con il network, con pacchetto di prevenzione annuale, otturazioni semplici e specifici interventi chirurgici extra-ricovero.

Inoltre, la polizza prevede l’attivazione facoltativa dei seguenti piani:

  • Piano Basic 2:estensione dell’assistenza prevista nel piano Basic 1 al nucleo familiare del militare (coniuge e figli) con contributo di € 153,27 pro capite.
  • Piano Basic 3:estensione dell’assistenza prevista nella Basic 1 al personale militare in quiescenza e relativo nucleo familiare con contributo di € 235,78 pro capite.
  • Piano PLUS:polizza/assistenza con prestazioni ulteriori rispetto a quelle comprese nel Piano Basic, con contributo pro capite di € 2.122,06 per il personale in servizio e € 3.222,39 per il personale in quiescenza.

Il SIM CC, nei comunicati del 31 luglio e 15 agosto scorsi, aveva già espresso preoccupazione per l’assenza del pacchetto di prevenzione. Il Segretario Generale di SIM Carabinieri, Antonio Serpi, conclude: “Non possiamo giudicare un servizio che peraltro non è ancora attivo, è certamente prematuro e potrebbe apparire strumentale, ma attendiamo fiduciosi, anche se i feedback iniziali sull’operatore non sono entusiastici, che la situazione si sblocchi in tempi rapidi. Tuttavia, corre l’obbligo ribadire che la polizza non include il cosiddetto check-up ovvero le prestazioni di medicina preventiva precedentemente apprezzate. SIM Carabinieri continuerà a battersi affinché la salute del personale militare sia trattata in modo completo e che la prevenzione sia una priorità.” SIM Carabinieri chiede la convocazione di tutte le associazioni sindacali a carattere militare per discutere e migliorare il Disciplinare Tecnico.

SIM CARABINIERI SEGRETERIA NAZIONALE

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