SIM Carabinieri: “No a spot per caporalato e sicurezza sul lavoro, preservare professionalità”
Roma. La Segreteria Nazionale di SIM Carabinieri e perentoria “No a spot su sicurezza sul lavoro e caporalato ma bisogna preservare le professionalità. Obiettivi che certo non si raggiungono con delle disposizioni interne dell’Arma dei Carabinieri che rischiano di compromettere la professionalità dei nuclei carabinieri ispettorato del lavoro, eccellenze nella lotta contro il caporalato e nella prevenzione degli infortuni sul lavoro, né con strategie operative, come quelle preannunciate di recente dal Ministro del Lavoro Calderone, relativamente a una specifica task force per combattere il caporalato con l’impiego anche dei comandi territoriali dell’Arma, in supporto ai nuclei carabinieri ispettorati del lavoro, distogliendo importanti risorse destinate prioritariamente al controllo del territorio a favore delle comunità. “Si tratta di strategie operative che vanno nella direzione opposto rispetto al contrasto del caporalato e alla prevenzione degli infortuni sul lavoro. Bisogna preservare le professionalità dei nostri operatori e questo non si ottiene certamente trasferendo dopo 15 anni di servizio i colleghi della specialità dell’Ispettorato del Lavoro, eccellenze nella lotta contro il caporalato e nella prevenzione degli infortuni sul lavoro”, dichiara Antonio Serpi, Segretario Generale di SIM Carabinieri che sottolinea come questa disposizione provochi:
- perdita di professionalità in quanto gli operatori dei nuclei carabinieri ispettorati del lavoro acquisiscono nel tempo competenze specifiche che rischiano di andare disperse con avvicendamenti frequenti.
- rallentamento dei controlli poiché la continua formazione del personale rallenta le ispezioni, riducendo l’efficacia dei controlli.
- mancanza di trasparenza in quanto i criteri per gli avvicendamenti non sono chiari e spesso non considerano l’esperienza accumulata.
Per SIM Carabinieri è necessario:
- garantire la continuità per preservare le professionalità adottando misure volte a garantire la continuità del servizio nei nuclei carabinieri ispettorato del lavoro in modo da valorizzare l’esperienza e le competenze del personale;
- trasparenza nei criteri in modo da definire in modo chiaro e trasparente i criteri per gli avvicendamenti, prioritizzando professionalità ed esperienza;
- sinergia tra istituzioni attraverso una efficace unità di intenti tra il Ministero del Lavoro, il Ministero della Difesa e l’Ispettorato Nazionale del Lavoro per un’efficace vigilanza sulla sicurezza nei luoghi di lavoro.
“Non si salvano vite umane con spot o proclami, né si preservano le professionalità trasferendo d’imperio colleghi specializzati per aver prestato servizio nel comparto specialità per oltre 15 anni,” conclude Serpi che auspica un cambio di passo.
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