SIM Carabinieri chiede misure urgenti per garantire condizioni di lavoro sostenibili e sicure
Udine – Il 30 giugno scorso, un episodio di violenza nei pressi del bar della stazione ferroviaria di Cividale del Friuli ha evidenziato nuovamente un problema di rilevante gravità: una pattuglia dei Carabinieri si è trovata da sola a fronteggiare un numero superiore di persone. Questa situazione, causata anche dalla carenza di organico, si verifica troppe volte su tutto il territorio regionale. Pur comprendendo che la questione degli organici non rientra tra le materie di competenza delle associazioni professionali a carattere sindacale, non possiamo ignorare le chiare indicazioni della Corte di Cassazione che intrinsecamente la legano alle condizioni di lavoro. La sentenza n. 93/2018 ha stabilito fermamente che la carenza di personale non esonera il datore di lavoro dalla responsabilità per l’eccessivo carico di lavoro. È compito del datore di lavoro adottare misure organizzative alternative per garantire condizioni di lavoro sostenibili. I comandi territoriali sono attualmente sovraccarichi di lavoro, con turni obbligati che stanno mettendo sotto stress i colleghi. Questo non solo rischia di compromettere la loro salute ma, soprattutto, la loro sicurezza, poiché si rischia di mettere in pericolo l’incolumità fisica degli operatori e di ridurre l’efficacia del loro intervento in situazioni critiche. SIM carabinieri Friuli Venezia Giulia chiede con urgenza l’adozione di misure correttive, al fine di assicurare un’organizzazione del lavoro che tuteli i nostri colleghi in quanto questa è l’unica strada per continuare a garantire la sicurezza dei cittadini e il rispetto delle norme. Come associazione professionale a carattere sindacale auspichiamo un intervento tempestivo che possa risolvere questa grave situazione, a tutela dei nostri colleghi.
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