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SIM Carabinieri: bene rimodulazione del vincolo d’impiego nelle regioni del Nord Italia

La diminuzione dei vincoli temporali garantirà maggiore mobilità sul territorio nazionale anche per i giovani carabinieri.

Roma – A distanza di meno di due anni dalla riduzione a 10 anni (rispetto all’originaria previsione di quindici anni) del vincolo di impiego nelle regioni del Nord Italia, il Comando Generale dell’Arma dei Carabinieri, con una circolare del 18 maggio scorso, ha introdotto ulteriori importanti novità riguardanti i vincoli di assegnazione per gli appartenenti alla categoria concorsuale “civili” proveniente dai Corsi Allievi Carabinieri.

Sono, infatti, stati ulteriormente rimodulati i vincoli areali e temporali in quanto è stata ridotta a 8 anni la durata di detto vincolo.
Il SIM Carabinieri accoglie con grande entusiasmo la nota del 18 maggio 2024 dello Stato Maggiore del Comando Generale dell’Arma dei Carabinieri con cui si dimostra vicinanza alle giovani risorse “umane” garantendo maggiore mobilità sul territorio nazionale.


“Bene l’ulteriore riduzione del vincolo
– dichiara il Segretario Generale del SIM Carabinieri Antonio Serpi – con l’auspicio che, nel prossimo futuro, si possa arrivare al completo abbattimento di una disposizione che, negli anni, ha limitato la mobilità dei giovani carabinieri nel territorio nazionale e che ora consentirà l’ampliamento della platea dei colleghi intenzionati a partecipare alla procedura per i trasferimenti su tutto il territorio nazionale.
La disposizione – –
prosegue Serpi – dimostra la sensibilità e attenzione riposta dallo Stato Maggiore a favore dei giovani carabinieri che rappresentano il futuro di una Amministrazione, quale quella dell’Arma dei Carabinieri, in continua evoluzione e che potrà continuare a vantare efficienza e compattezza”.

Per il SIM Carabinieri, da sempre schierato a favore dell’abbattimento del vincolo, le nuove regole testimoniano come il confronto e l’ascolto delle Associazioni a carattere sindacale rappresenti la futura “strada maestra” per conciliare la necessità di lavorare in un’Amministrazione efficiente e l’esigenza di garantire il benessere del personale amministrato.

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