Sicurezza a Latina: è tempo di agire per il bene di tutti
La sicurezza degli operatori di polizia e, di conseguenza, quella dei cittadini è un elemento cruciale su cui si basa la fiducia della comunità verso le istituzioni. Quando questa fiducia viene messa in discussione, ne risentono non solo la coesione sociale, ma anche la stabilità stessa delle istituzioni. Latina, una città con un passato e un presente segnati da sfide complesse, si trova oggi ad affrontare una situazione allarmante. La cronica carenza di personale nei reparti territoriali dell’Arma dei Carabinieri non è una questione che rientra direttamente nelle competenze di questo sindacato. Tuttavia, quando questa carenza mette a rischio non solo la sicurezza sul posto di lavoro, ma anche il benessere psicofisico degli operatori, diventa nostro dovere intervenire e portare l’attenzione su questo problema. Negli ultimi mesi, la Sezione Radiomobile di Latina è stata teatro di ripetuti episodi di violenza contro le pattuglie, con un’escalation che non può più essere ignorata. Solo nel mese di agosto, tre aggressioni hanno provocato il ferimento di sei carabinieri, costringendo tutto il personale a ricorrere a cure mediche, aggravando ulteriormente una situazione già critica. Questi numeri non sono semplici statistiche; rappresentano le vite di uomini e donne che ogni giorno indossano l’uniforme con dedizione e senso del dovere. Tuttavia, non possiamo accettare che il sacrificio del singolo militare diventi la soluzione a un problema strutturale che mina gravemente la stabilità del personale e la sicurezza del territorio. La carenza di pattuglie in un’area vasta e complessa come quella di Latina, Sezze Romano, Pontinia e Sabaudia mette in pericolo non solo gli operatori di polizia, ma anche i cittadini che essi servono. Le istituzioni, a tutti i livelli, devono agire immediatamente. È necessario un piano straordinario di assunzioni e investimenti per potenziare i reparti territoriali, valorizzare il personale esistente e restituire ai cittadini quella sensazione di sicurezza che oggi sembra sempre più lontana. Latina e il suo personale di polizia non possono essere lasciati soli a fronteggiare queste sfide. Lo Stato deve dimostrare di essere presente, con forza e determinazione, nella lotta contro la criminalità e l’insicurezza. Questa è una chiamata all’azione, non per i carabinieri che già danno oltre il possibile, ma per chi ha il potere e il dovere di cambiare le cose. Non possiamo permettere che la sicurezza a Latina e del suo personale, ormai ridotto allo stremo, diventi una questione di fortuna. È tempo di agire.
SIM CC SEGRETERIA REGIONALE LAZIO