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Sdegno e rabbia: il SIM Carabinieri difende l’operato delle Forze dell’Ordine in risposta al rapporto ECRI

Roma. Il SIM Carabinieri esprime il suo profondo sdegno e manifesta tutta la sua rabbia per quanto riportato nel recente rapporto dell’ECRI, la commissione antirazzismo del Consiglio d’Europa, in merito a presunti episodi di profilazione razziale e xenofobia da parte delle forze dell’ordine italiane. Accuse ingiuste e infondate, queste le parole con cui il Segretario Generale Antonello Serpi respinge fermamente le dichiarazioni contenute nel documento, sottolineando che ogni giorno le donne e gli uomini dell’Arma e delle Forze di Polizia Italiane operano con dedizione, abnegazione e imparzialità per garantire la sicurezza di tutti i cittadini, italiani e stranieri, spesso a costo di sacrificare la propria vita. Le Forze di Polizia Italiane rappresentano un pilastro essenziale nella salvaguardia della legalità e della coesione sociale del nostro Paese, agendo nel pieno rispetto della legge e dei diritti umani. È inaccettabile che si cerchi di gettare ombre su chi, ogni giorno, mette la propria incolumità a rischio per proteggere le nostre comunità da ogni forma di criminalità, indipendentemente dall’origine etnica, religiosa o sociale delle persone che si trovano sul territorio nazionale. Ogni cittadino, senza alcuna distinzione, può contare sulla protezione delle nostre forze dell’ordine, il cui impegno quotidiano è animato esclusivamente dalla volontà di servire il bene comune. Il SIM Carabinieri sottolinea inoltre come tali accuse rischiano di minare la fiducia nelle istituzioni e di indebolire il prezioso legame di collaborazione tra le forze dell’ordine e la società civile, costruito attraverso anni di lavoro, trasparenza e senso del dovere. Riconoscere e rispettare l’impegno dei nostri colleghi non è solo un atto di giustizia, ma un dovere civico che spetta a tutti, dichiara sempre Serpi del SIM Carabinieri, ribadendo la necessità di difendere l’onorabilità di chi opera in prima linea per la sicurezza del Paese. “Esprimiamo – conclude Serpi – la nostra gratitudine alla Premier Giorgia Meloni e ai Ministri che hanno prontamente difeso il lavoro delle forze dell’ordine, richiamando alla necessità di rispetto e riconoscimento nei confronti di chi si adopera per il bene dell’Italia, e di tutte le persone, italiane o straniere, che risiedono nel nostro territorio”. Il SIM Carabinieri una domanda però la pone: visto che l’Ecri è composta da esperti indipendenti designati dai Governi degli Stati membri del Consiglio d’Europa – uno per ciascuno dei 46 Stati membri – quale è l’esperto italiano che fa parte di tale consesso e che ha una visione così distorta delle Forze dell’Ordine del Suo Paese? Il SIM Carabinieri come associazione sindacale continuerà a vigilare affinché la dignità e l’impegno dei militari dell’Arma siano rispettati e riconosciuti, e affinché ogni accusa priva di fondamento venga respinta con fermezza.

SIM Carabinieri Segreteria Nazionale

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