Comunicati Regionali

Scontri a Torino: necessarie norme e strumenti adeguati per contrastare la violenza

Torino. Le Segreterie Regionale e Provinciale del SIM Carabinieri esprimono profondo rammarico per gli scontri di giovedì sera nel centro città, caratterizzati da una chiara natura violenta contro le Forze dell’Ordine e, di conseguenza, contro lo Stato. L’attuale momento storico e sociale, segnato da episodi di violenza estrema sempre più frequenti, pone gli operatori delle forze dell’ordine a lavorare in un contesto complesso e delicato. Il personale si trova esposto a un duplice rischio: da un lato, una crescente aggressività nei loro confronti; dall’altro, un quadro normativo e operativo che non sempre fornisce strumenti adeguati per contrastare efficacemente tali fenomeni e che sembra ormai generare insicurezza e sfiducia tra i cittadini. “È fondamentale introdurre normative specifiche che rispondano alle esigenze del territorio e della società che lo abita. Per affrontare situazioni critiche come queste, le Forze dell’Ordine devono poter disporre di strumenti diversi da quelli concessi ai privati cittadini, che gli consentano di avere una forza istituzionale proprio in virtù dell’incarico ricoperto” – hanno dichiarato Agostino Margaritora e Massimiliano Usai, segretario generale regionale del Piemonte e segretario generale provinciale del SIM Carabinieri Torino. E aggiungono: “Non è possibile che una Forza di Polizia non possa intervenire a difesa di presidi dello Stato come commissariati e caserme dei carabinieri, degli edifici pubblici o anche solo delle auto in sosta”. La strumentalizzazione di una manifestazione non autorizzata, dunque illegittima, che trae origine dalla divulgazione dei video relativi ai fatti di cronaca che hanno coinvolto i Carabinieri a Milano, solleva la necessità di riflettere sulle aspettative dei cittadini nei confronti delle forze dell’ordine. “Dietro ogni divisa – concludono entrambi – c’è una persona che ogni giorno affronta rischi per adempiere al proprio dovere, garantendo il rispetto della legge. Ma ci sono anche uomini e donne che, come tutti, desiderano tornare a casa sani e salvi. La violenza non può essere tollerata né tantomeno normalizzata”.

SIM CC SEGRETERIA REGIONALE PIEMONTE V.A.  E PROVINCIALE TORINO

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