Comunicati SIM CCNews

Rientro militari italiani: nessuna Istituzione ad accoglierli

fonte: Difesa.it

AFGHANISTAN – I soldati italiani con il loro tricolore sono appena tornati dopo venti anni di servizio al prezzo di 55 morti e 753 feriti.
Nessuna istituzione era ad accoglierli all’arrivo in Italia.
Per la volontaria Silvia Romano, liberata dopo un sequestro in Kenya nel 2020, c’erano le più alte cariche del Governo.
Sembra che sia stato smarrito il senso vero dello Stato, di cui le Forze Armate sono una delle principali espressioni e certamente quella più dichiaratamente fiera. Forse che alla Nazione Italiana sia concesso esistere e manifestarsi solo per fatti sportivi o di spettacolo? Per carità siamo tutti ben felici di sostenere i nostri atleti in ogni competizione, soffrendo ed esultando con loro, ma la storia ci insegna che la vita di uno Stato non è semplicemente fair play e diplomazia ma anche, e soprattutto, consapevolezza di se e delle proprie esigenze vitali, visione del proprio futuro e strategia per realizzarlo quel futuro, rendendo sempre chiara a tutti, dentro e fuori i confini, la propria assoluta determinazione, appunto con le Forze Armate nazionali.
Non possiamo permetterci di avere vertici politici che operino come influencer credibili giusto il tempo di un tweet, ma abbiamo più che mai bisogno di capi di Stato e di Governo competenti e visionari le cui scelte ed azioni cambino la nostra storia nella direzione di una maggiore prosperità.
Una falsa ed illusoria propaganda ci ha fatto forse dimenticare la realtà delle cose? Viviamo in un mondo di competitor dove le alleanze sono solo tregue che quindi hanno un tempo e una scadenza.
Il dovere, il lavoro e l’impegno personale, portato talvolta fino all’estremo sacrificio, dei militari nelle missioni internazionali, meriterebbero una maggiore serietà, compostezza e rispetto da parte delle istituzioni che ne guadagnerebbero in credibilità ed autorevolezza ma, come detto, se non lo si vuole fare per convinta gratitudine nei confronti dei cittadini italiani in armi, lo si faccia almeno per una machiavellica ragion di Stato. SIM

SIM CARABINIERI

Rispondi