Ricorso previdenza complementare
Il SIM carabinieri sollecita la fissazione dell’udienza.
Il SIM continua ad esercitare le prerogative sindacali per l’attuazione della legge di bilancio 2022 n.234 che, nell’anno 2021, ha istituito il fondo per le forme pensionistiche complementari attribuendo una dotazione di 20 milioni di euro per l’anno 2022, 40 milioni di euro per l’anno 2023 e 60 milioni di euro a decorrere dall’anno 2024, destinata anche a misure compensative.
La progressiva perequazione del regime previdenziale non è neppure iniziata e non sono state adottate le altre misure compensative e integrative.
Il SIM continua a chiedere la costituzione dei tavoli di contrattazione e concertazione per la definizione del coefficiente di trasformazione e si è attivato per la costituzione del Fondo di previdenza complementare che sarà operativo a breve termine, non appena saranno perfezionati gli ultimi adempimenti necessari.
Intanto i Carabinieri del SIM hanno chiesto al TAR Lazio di fissare la data dell’udienza per discutere la causa promossa contro la Presidenza del Consiglio dei Ministri, il Ministero della difesa e della Pubblica amministrazione per il risarcimento del danno derivante dalla mancata costituzione del fondo di previdenza complementare.
La decisione del Giudice amministrativo sarà fondamentale per l’affermazione del diritto dei militari ad una pensione adeguata e proporzionata al lavoro prestato.
In caso di esito negativo eventuali spese, non auspicate, di soccombenza, saranno garantite dal SIM che si farà direttamente carico esclusivamente per gli attuali iscritti e per il personale già iscritto ora in quiescenza.
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