Regolamentazione dei tempi relativi alla consumazione dei pasti.
La nota del 23 gennaio 2021 del Comando Generale, inerente la problematica della consumazione dei pasti durante i servizi di ordine pubblico fuori sede, presenta numerose criticità. Sostanzialmente il Comando Generale ha decurtato, con la suddetta interpretazione, le ore dedicate ai pasti. Ciò senza specificare in base a quali norme e a quali accordi contrattuali esse vengano decurtate, anche in continuità del servizio stesso, ignorando di fatto la commissione paritetica già attivata ed espressa nel 2008 dai colleghi della Polizia di Stato.
Inoltre non è condivisibile quanto espresso dal Comando Generale, dove afferma che non si può parlare di “condizione di disagio” per il solo fatto di avere la consumazione del pasto incidente all’interno della stessa struttura alberghiera.
Pranzare alle 11.00 del mattino, per poi affrontare 8/9 ore di servizio continuativo non può essere considerato agevole.
Questa associazione Sindacale chiede nuovamente all’amministrazione di ottemperare alla prevista Commissione paritetica, in ossequio all’art.45 del D.P.R. 16/04/2009 n. 51, per dirimere le controversie e le disparità di trattamento, già attivata nell’anno 2008.
Questa procedura potrebbe rappresentare un giusto punto di incontro tra le esigenze del personale e quelle dell’Amministrazione. Laddove la norma non sia stata applicata, il SIM Carabinieri si riserva di valutare il ricorso alle competenti giurisdizioni, al fine di tutelare tutto il personale impegnato nei gravosi servizi di ordine pubblico ed ottenere i corrispettivi dei cinque anni arretrati.
SIM Carabinieri
#maipiùsoli