Procedure negoziali personale non dirigente Comparto Sicurezza/Difesa Triennio 2022-2024
ROMA – Nel pomeriggio di oggi, presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri, Dipartimento della funzione pubblica, si è svolto l’incontro per l’avvio delle procedure negoziali per il personale non dirigente del Comparto Sicurezza/Difesa per il Triennio 2022-2024.
Alla presenza del Ministro per la Pubblica amministrazione Paolo Zangrillo, del Ministro della Difesa Guido Crosetto, del Ministro dell’Interno Matteo Piantedosi, del Ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali Marina Elvira Calderone, del Vice Ministro della Giustizia Francesco Paolo Sisto, del Capo di Stato Maggiore della Difesa Ammiraglio Giuseppe Cavo Dragone, del Comandante Generale dell’Arma dei Carabinieri Teo Luzi, del Comandante Generale della Guardia di Finanza Andrea De Gennaro, per la prima volta nella storia, il SIM Carabinieri, sindacato militare più rappresentativo delle FF.AA, ha finalmente potuto svolgere le funzioni derivanti dalla “contrattazione” al pari delle FF.PP. ad ordinamento civile.
Il Segretario Generale Nazionale Antonio Serpi, che è intervenuto per secondo solo dopo il primo sindacato della Polizia quale attestazione di riconoscimento della rappresentatività, sebbene si sia trattato della sola apertura delle procedure negoziali, a cui seguiranno i tavoli tecnici, non ha esitato nel trasmettere con determinazione le necessità di cui hanno di bisogno i Carabinieri.
Servono risorse importanti – ha detto Serpi – che devono lenire l’enorme divario ormai venutosi a creare a causa della imponente pressione fiscale e all’aumento del costo della vita.
Auspichiamo ad un confronto serio e fruttuoso, pena il continuo malessere che ormai serpeggia tra le fila dell’Arma.
Il SIM Carabinieri si impegnerà, altresì, alla realizzazione di ulteriori indennità atte a soddisfare le esigenze dei numerosi reparti specializzati dell’Arma dei Carabinieri, e non solo, per le attività di Polizia Giudiziaria ma, anche, per quei settori ai quali sino ad oggi non è stata tributata la giusta attenzione.
“Sig. Ministro/i e Autorità presenti,
oggi partecipiamo, qui in Funzione Pubblica, alle trattative per il rinnovo del contratto di lavoro riferito al triennio 2022/2024 delle Forze di polizia e delle Forze armate, come la più grande “Rete Sindacale Militare” del Comparto Difesa e Sicurezza.
Questa giornata è particolarmente importante perché per la prima volta nella storia Repubblicana, a sedersi al tavolo della contrattazione e non più in forma di concertazione, sono le Associazioni Professionali a Carattere Sindacale tra Militari (APCSM).
Rappresentando ad oggi una fetta significativamente ampia della forza militare sindacalizzata, grazie alla determinante coesione sinergica dei più rappresentativi sindacati dei Carabinieri (SIM-CC ed USIC), dell’Esercito (ASPMI e SAM), dell’Aeronautica (AMUS-AM) e della Marina (SIM-MM), abbiamo la necessità di portare all’attenzione della Politica e del Governo le seguenti criticità, prodromiche ed oseremo dire pregiudiziali affinché si realizzi un contratto per i militari, che sia degno di tale nome, ovvero:
– semplificare e rendere maggiormente efficienti le procedure di contrattazione del Comparto Difesa e Sicurezza militare, attraverso la previsione di un primo livello di negoziazione nel quale regolare gli aspetti comuni a tutte le Forze armate e alle Forze di polizia a ordinamento militare, nonché di un secondo livello attraverso cui regolare gli aspetti più caratteristici delle singole F.A./FdP a ordinamento militare, ivi compresa la distribuzione della retribuzione e di produttività;
– identificare chiaramente il primo veicolo normativo utile (in via temporanea e con la quota di risorse già stabilite) per la definizione dei distacchi e permessi necessari allo svolgimento dell’azione sindacale sul territorio da parte dei dirigenti delle APCSM, a ogni livello, soprattutto areale/periferico e successivamente allocare risorse dedicate( extra contrattuali) per la definizione a regime degli stessi, alla stregua di quanto determinato in passato per i sindacati delle Forze di polizia ad ordinamento civile;
– chiedere un incontro formale con il presidente del Consiglio dei Ministri (che ha già ricevuto i Sindacati di Polizia ed il COCER nell’ambito del preliminare licenziamento della scorsa Legge di Bilancio) teso da un lato a dare pari dignità alle neonate Associazioni Sindacali Militari e dall’altro a chiarire senza mezzi termini il portato delle ulteriori risorse da stanziare per il Comparto Difesa e Sicurezza, con riguardo al fatto che quanto sinora messo in campo copre circa 1/3 del caro vita registrato nell’ultimo triennio;
– proporre un focus operativo straordinario sulla previdenza complementare e dedicata, avuto riguardo alla specificità del personale militare e all’assenza di conseguente adeguamento normativo, solo ad opera del Dicastero Difesa, a seguito della riforma Dini del 1996 sul sistema pensionistico del pubblico impiego;
– da definire congiuntamente con le APCSM rappresentative a livello nazionale le proposte emendative normative alla L.46/2022 nei tempi necessari, tra cui:
- la questione dei servizi di assistenza fiscale e di patronato da offrire agli iscritti dai Sindacati Militari ai relativi associati e del divieto vigente di accordi convenzionali con i centri delle Organizzazioni Sindacali Nazionali;
- realizzare un sistema di relazioni sindacali Reale e da definire contrattualmente e non ope legis, come peraltro infelicemente già proposto dallo SMD;
- definire il livello interlocutorio areale che sia concretamente periferico/di base, al fine di portare all’attenzione dei relativi comandi di corpo o comandi intermedi, questioni e problematiche a loro più vicine e, pertanto, più facilmente gestibili e risolvibili.
In conclusione, auspicando come già detto un incontro con il Presidente del Consiglio, al fine di discutere delle argomentazioni in questione, per il momento ci limitiamo solo a rappresentare che le risorse allocate per la contrattazione sono purtroppo insufficienti a garantire un adeguato ripristino del potere di acquisto delle famiglie dei militari, per i quali chiediamo sin d’ora uno sforzo in più da parte di codesto esecutivo.
Con viva cordialità“
SIM CARABINIERI
#maipiùsoli