Montecitorio: prenderle in silenzio.
Roma – Anche oggi un carabiniere è rimasto ferito durante i disordini seguiti alla manifestazione indetta dai Cobas che si è svolta in Piazza Montecitorio. Il militare è caduto a terra nel tentativo di arginare i manifestanti con la forza delle sole mani, senza scudi o dispostivi di protezione idonei e sembra sia stato in quel momento che i soliti “noti fenomeni”, dopo avergli tolto il casco, lo avrebbero colpito alla testa probabilmente con calci e pugni.
Ora si cerca, tramite la visione delle telecamere presenti nella piazza e nelle aree limitrofe, di capire le dinamiche dell’accaduto per “assicurare” i colpevoli alla giustizia, non sicuramente ad una lunga permanenza in carcere!
Ancora una volta ci chiediamo se fronteggiare i disordini usando i carabinieri come scudi umani e metterli a disposizione delle folle inferocite, sia considerata una normale strategia in piazza Montecitorio, luogo simbolo del Parlamento italiano. Forse un assetto troppo aggressivo potrebbe spaventare qualcuno all’interno del palazzo? Infatti, già da tempo, nelle grandi città è stato disposto il ritiro del manganello, chiamato “tonfa”, giudicato da alcuni dall’aspetto aggressivo.
Ora, al solito, si rincorrono espressioni di sincera solidarietà e di pronta e buona guarigione da ogni schieramento.
La manifestazione del dissenso è un sacrosanto diritto ma non è più concepibile che da quel Palazzo si esprima una pseudo solidarietà senza l’effettiva ricerca di soluzioni adeguate a tutelare i nostri carabinieri.
SIM CARABINIERI
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