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Mensa di Palidoro: pasti ricchi di ferro…e di bulloni!

ROMADurante l’estate scorsa avevamo già trattato l’argomento mensa di Tor di Quinto, richiedendo un’accurata ispezione per la verifica delle norme igieniche, a parer nostro non pienamente rispettate. Oggi siamo costretti a tornare in argomento per un increscioso episodio accaduto lo scorso 7 maggio quando, durante la consumazione del secondo ordinario, all’interno di un risotto servito veniva rinvenuto un bullone. Non si tratta di un bullone nuovo perso durante una fase di riparazione (che peraltro non sarebbe accettabile) ma di uno vecchio, arrugginito, con materiale bianco attaccato, il che denota la provenienza da una struttura in uso, poco pulita e non in perfetto stato di conservazione. Mettere in bocca quel boccone/bullone avrebbe potuto provocare danni ingenti all’apparato di masticazione e digerente che preferiamo non immaginare.
In questa occasione, purtroppo, non è stato possibile riferire la questione a nessuno del personale Arma dei Carabinieri deputato al servizio mensa, al servizio controllo, ecc… non reperibile nemmeno all’utenza telefonica indicata: l’assenza del detto personale, infatti, si è palesata non solo la sera del fatto ma anche il giorno successivo, durante il primo ordinario.

Torniamo a ribadire la scarsa qualità dei cibi somministrati, evidenziata dal fatto incontestabile che i vassoi restano pieni di cibo in quanto, per usare un eufemismo, non raggiungono uno standard qualitativo idoneo ad essere consumati e a segnalare l’assenza del personale addetto alla mensa ed al controllo della stessa, che pare non essere casuale.
Invitiamo nuovamente il Comandante del Reparto e gli organi preposti, alla vigilanza continua ed assidua oltre che alla consumazione dei pasti, affinché si rendano conto direttamente della situazione più volte rappresentata.
Auspichiamo una rapida risoluzione delle problematiche rappresentate che continuano a costringere il personale a mettere mano al proprio portafogli per consumare i pasti nelle strutture che si trovano all’interno della caserma, rinunciando così ad un diritto, pena il digiuno.

SIM CARABINIERI
Segreteria Regionale Lazio

 

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