Le luci della ribalta
La kermesse sanremese attira ogni anno milioni di partecipanti, celebrando quella che Schopenhauer definì “la vera lingua universale, che viene compresa ovunque”: la musica.
La partecipazione al 74° Festival della Canzone Italiana dei reparti musicali dell’Arma, Banda e Fanfara del IV Reggimento a cavallo, ha senz’altro esposto l’Arma, i musicisti e tutti i carabinieri ad una accesa discussione “social” tra l’opportuno e inopportuno, il bello e il brutto ed il sacro e il profano, in riferimento all’impiego dei nostri orchestrali che, con i loro talenti ed esprimendo cultura, offrono sicuramente un’immagine di umanità e vicinanza al comune cittadino. In tal contesto però il palcoscenico ha suscitato nei carabinieri, animi contrariati di chi non si riconosce e non si accosta a quel marketing e al senso di allegria che la musica, quella musica, in quel luogo ha trasmesso.
Nessuno ha messo in dubbio o acceso critiche nei confronti dei nostri orchestrali, che sappiamo essere unici ed elevatissimi professionisti, comandati però ad eseguire un repertorio forse non proprio idoneo per quello spazio.
In questo clima “festoso” e “leggero”, centinaia di altri Carabinieri stanno garantendo che l’evento si svolga in piena sicurezza così come nel resto d’Italia, tutti i colleghi continuano ad offrire il proprio servizio con sacrificio ed affrontando non poche criticità.
Evidentemente, in quest’ottica, l’allegria stride con il malessere e in questo senso vanno interpretati alcuni commenti negativi espressi sui social, in merito ad un video in cui personale della Banda dell’Arma ha eseguito, con la consueta maestria, un classico della canzone napoletana (per strada e tra la gente forse sarebbero stati più opportuni i brani istituzionali).
Siamo infatti certi che le critiche non fossero rivolte ai colleghi, ai quali ribadiamo tutta la nostra vicinanza ed ammirazione ma siano, bensì, un indice del disagio dei tantissimi Carabinieri che, quotidianamente lavorano in condizioni difficili, come quelle recentemente occorse nelle rivolte dei CPR e sulle strade italiane, dove si sbarca il lunario per tornare a casa senza lesioni o atti dovuti.
Auspichiamo quindi che, una volta spente le luci della ribalta, si torni a lavorare tutti insieme serenamente, per il benessere del personale dell’Arma e non della ricerca spasmodica di apparire.
SIM CARABINIERI
#maipiùsoli