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Le caserme dell’Arma nel mirino di Striscia la Notizia.

Una delle reali e motivate problematiche nell’Arma dei Carabinieri sono gli alloggi, o per meglio dire le caserme.
E mentre stasera in TV assistevamo ad un servizio sugli sprechi riguardo affitti stellari per alcuni alloggi, il nostro primo pensiero è andato ai colleghi dimenticati da troppo tempo nei cosiddetti MAP (moduli abitativi provisori), installati dal terremoto del 2016 nelle Marche, in Umbria e Lazio. Vorremmo che anche loro fossero messi nella condizione di tornare ad normalità lavorativa che restituisca loro la dignità di servire un paese che, ahinoi, li ha dimenticati nel tempo.

In tutta Italia, infatti, si trovano “case” dei carabinieri di ogni tipo: di serie A, di serie B e, purtroppo per quei poveri colleghi che vi incappano, di serie Z.
Anche Striscia la Notizia, il TG satirico piĂą noto della TV italiana, nella puntata del 20 febbraio, ha trattato la problematica evidenziando che i canoni per alcune caserme d’ Italia sono sproporzionati in base ai prezzi di mercato. Nel servizio però, purtroppo, non si vedono i tuguri dove tanti carabinieri sono costretti a vivere, anche quattro in una sola stanza e con un solo servizio igienico.
Caserme fatiscenti in realtà ostili alla legalità e carabinieri costretti a viverci, perché alloggiare esternamente alla caserma li esporrebbe sotto il profilo della sicurezza.
Il SIM Carabinieri non può tacere riguardo questa problematica e chiede, per le motivazioni suddette, che la logististica abitativa delle caserme venga posta urgentemente all’attenzione del Governo per una rapida soluzione, con lo stanziamento di somme adeguate e procedure piĂą rapide e snelle, per far sì che i carabinieri vivano dignitosamente e, soprattutto, in caserme a norma di legge, dal momento che in larga parte non lo sono affatto, a discapito dell’umore e soprattutto della salute di ogni singolo militare.
Ci auguriamo che, al pari di chi usufruisce di alloggi di tutto rispetto, venga posta la stessa attenzione nei confronti dei piĂą “semplici” che invece vivono in condizioni a dir poco indecenti.
Ci auguriamo, inoltre, che si risparmi nelle lussuose locations cosiddette di “rappresentanza” per dare dignità a tutte le forze di polizia che, trovandosi ad alloggiare anche temporaneamente, per ragioni di servizio, nelle località più remote d’Italia, sono costrette nel silenzio assoluto a dimorare in condizioni fatiscenti.

SIM CARABINIERI
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