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La sottile linea tra passione e dipendenza da lavoro: la differenza tra work engagement e workaholism

ROMA – Il lavoro “nobilita l’uomo” ed è un diritto sancito dalla nostra costituzione. Esso offre un senso di scopo e di realizzazione garantendo l’indipendenza economica grazie a una fonte di reddito. Inoltre, permette una crescita personale grazie allo sviluppo di competenze e alla costruzione di legami significativi. Tuttavia, lavorare eccessivamente può causare stress e compromettere l’equilibrio tra vita professionale e personale con il rischio di minare il proprio benessere psicofisico. È necessario saper distinguere tra un sano coinvolgimento nel lavoro e l’esserne completamente dipendenti. Nel primo caso ci troviamo difronte al work engagement mentre nel secondo al workaholism.

Differenza tra Workaholism e Work Engagement: Approcci Contrapposti al Lavoro

Il Workaholism e il Work Engagement sono due concetti distinti che riguardano il coinvolgimento e l’approccio al lavoro. Il Work Engagement è definito da Schaufeli, Salanova, Gonzalez-Romà e Bakker (2002) come uno stato mentale, positivo e appagante, connesso alla propria attività lavorativa caratterizzato da tre dimensioni: Vigore, Dedizione e l’Essere Assorti nel proprio lavoro. Il Workaholism è la dipendenza dalla propria attività lavorativa, caratterizzato da un’eccessiva e compulsiva dedizione al lavoro. Spesso è accompagnato da sentimenti di pressione interna, che possono portare a lavorare anche oltre il necessario, con una diminuzione del benessere generale e un rischio maggiore di burnout.
D’altra parte, il Work Engagement si riferisce a un coinvolgimento positivo e motivato nel lavoro, dove le persone trovano soddisfazione e piacere nell’esecuzione delle proprie mansioni. Questo coinvolgimento è solitamente associato a una maggiore produttività, soddisfazione lavorativa e benessere generale. In sintesi, mentre il Workaholism è caratterizzato da un’ossessione eccessiva per il lavoro che può danneggiare la salute e le relazioni personali, il Work Engagement è un coinvolgimento motivato e gratificante che contribuisce al benessere individuale e all’efficacia lavorativa. È necessario comprendere cosa spinga le persone a lavorare eccessivamente e quali siano le conseguenze.

Motivazioni ed effetti del workaholism

Le motivazioni per lavorare eccessivamente possono derivare dal piacere intrinseco per il lavoro stesso, che può essere alimentato dalla passione, dall’interesse o dall’identificazione con il proprio ruolo professionale. Tuttavia, spesso il Workaholism è alimentato anche da motivazioni estrinseche, come la ricerca di un aumento salariale o di promozioni. Queste pressioni esterne possono portare gli individui a dedicare un numero eccessivo di ore al lavoro, compromettendo il loro benessere fisico e psicologico. Gli effetti negativi di lavorare un gran numero di ore sono stati ampiamente studiati. A livello individuale, possono verificarsi problemi cardiocircolatori, disturbi del sonno e una generale diminuzione della salute psicologica, oltre a un alto conflitto tra vita privata e lavorativa. I Workaholic tendono a manifestare sintomi psicosomatici maggiori e un minor benessere fisico ed emotivo a causa della spinta compulsiva che li porta a focalizzare tutte le loro risorse sull’attività lavorativa. Questa eccessiva energia dedicata al lavoro sembra compromettere le relazioni interpersonali, sia all’interno delle organizzazioni che nella vita quotidiana. Alcuni autori hanno individuato una relazione negativa tra Workaholism e il conflitto tra colleghi, oltre a un minore coinvolgimento emotivo nelle relazioni familiari. Le lunghe ore trascorse al lavoro possono anche portare a una minore disponibilità emotiva e di tempo per partecipare alle attività familiari e ridurre il coinvolgimento nella vita domestica, con possibili conseguenze negative sulle dinamiche familiari e sulla salute delle relazioni.

 

Come possiamo intervenire?

Chi si rispecchia nei sintomi del workaholism può contattare il dipartimento salute e benessere del SIM, chiamando al numero 3331829832 o scrivendo all’e-mail psicologiamilitare@simcarabinieri.cc.

Inoltre, vi ricordiamo che è ancora possibile partecipare al progetto di prevenzione allo stress sul lavoro che il Dipartimento propone in collaborazione con l’università Bicocca.

SIM CARABINIERI           
Dipartimento salute e benessere
Responsabile Dott.ssa Laura Seragusa
Valentina Nardella – Antonio Romio – Erika Segala– Federico Sanità-Matteo Fiore

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