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La pandemia, le guerre, l’inflazione non bastano, ci si mette pure il calcio.

Scontri a Napoli: il fallimento della macchina italo-europea

 

Il presidente della Uefa, Aleksander Ceferin, ha criticato la scelta dell’Italia di vietare la trasferta ai tifosi dell’Eintracht Francoforte: “Non è possibile per le autorità italiane decidere che i tifosi tedeschi non siano ammessi. La decisione delle autorità è assolutamente sbagliata.” Così affermava qualche giorno fa il presidente della UEFA, peccato che al luogo di comunicati irresponsabili dovrebbe pensare a chiedere scusa a tutte quelle persone che, a seguito della distruzione, da parte dei vandali da lui difesi, delle attività commerciali, i cui proprietari si vedono costretti a rimboccarsi le maniche e raccogliere i cocci a loro spese, come se la pandemia, le guerre, l’inflazione non bastassero. Mentre la presidente del Tribunale Amministrativo, Maria Abbruzzese, motivava l’accoglimento di opposizione al decreto, affermando che il divieto fosse “non proporzionato”.

Non bastavano gli incidenti prima di Eintracht-Napoli – la tesi della Abbruzzese – a giustificare il bando totale, tanto più che non c’erano altri precedenti di screzi tra le due tifoserie e che “l’alleanza” tra i sostenitori tedeschi e quelli atalantini – da sempre ai ferri corti con i napoletani – non costituiva ragione sufficiente per vietare tout court la trasferta ai tedeschi. Anche perché il divieto non avrebbe riguardato i residenti a Bergamo. Pensa te! Chissà cosa ne pensa oggi la Abruzzese, dal momento che il precedente ora lo ha.

Il ministro Piantedosi afferma che “abbiamo evitato il peggio“. Ma il peggio di cosa?! Il risultato è sempre lo stesso: forze dell’ordine massacrate in un contesto organizzativo deprimente dove non si capisce, o perlomeno gli addetti ai lavori hanno ben chiaro il perché, perché mai pochi uomini si trovino ad affrontare migliaia di persone per poi “menomale” ritirarsi di gran fretta. Però abbiamo evitato il peggio. Ora chi paga i danni alla città di Napoli? Chi paga le forze dell’ordine che per 1500 euro al mese vengono utilizzate come pungiball? Chi paga i danni d’immagine della nostra Nazione, oramai da tempo compromessi.

Il prossimo 12 aprile, l’Italia dovrà ufficializzare alla Uefa la lista delle città che ospiteranno eventualmente gli Europei del 2032. La forza della candidatura non dipenderà però solo dalla qualità degli impianti ma, implicitamente, anche dalle garanzie che il governo darà sulla gestione di grandi masse di tifosi che si spostano sul territorio. Sicuramente la gestione dell’ordine pubblico con l’Eintracht Francoforte non è da esibire come biglietto da visita, anzi pone l’accento su quali strumenti e possibilità di intervento concreto abbiano le forze dell’ordine per tutelare il diritto alla sicurezza che oggi non c’è. Gli operatori di polizia più che farsi bastonare gratis dal primo cretino di turno, non possono fare altro che sperare nel governo, che in questo frangente rimane in religioso silenzio.

Antonio Serpi

Segretario Generale Nazionale

SIM CARABINIERI

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