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La famiglia del Carabiniere ed il giuramento di fedeltà alle Istituzioni.

L’atto del giuramento è per i Carabinieri motivo di orgoglio e vanto.
Noi carabinieri spesso, nella nostra mente, ripetiamo la formula che ci consacra servitori della Patria: “giuro di essere…”
La giornata del giuramento è impressa nella nostra mente anche perché quel nostro giuramento di fedeltà viene immortalato alla presenza delle nostre famiglie, che ne prendono atto come fosse quasi una “notifica”.
E pensate al turbinio di emozioni che provano un papà o una mamma carabiniere allorquando si trovano davanti il proprio figlio che presta giuramento, ai quali ormai da tradizione consolidata nei secoli viene concesso il privilegio di apporgli gli alamari.
Solo chi ha vissuto queste gioie può parlarne e raccontare di una emozione unica e indescrivibile.
Purtroppo il maledetto Covid-19, anche quest’anno, sta seriamente mettendo a repentaglio questo piccolo piacere dei nostri amati colleghi.
Abbiamo appreso che l’imminente giuramento che dovranno prestare i ragazzi del 140° corso allievi carabinieri non potrà godere della presenza dei loro cari, come del resto i loro genitori non potranno godersi un momento indimenticabile come questo, tanto meno apporre gli alamari sull’uniforme dei propri figli.
Il SIM Carabinieri ha ben chiaro il motivo per cui è stata adottata tale decisione, però è anche vero che quando una cosa si vuol fare è sempre possibile realizzarla, ciò che conta è la volontà e l’impegno che si intende profondere nell’azione.
Ed è per questo motivo che chiediamo al Signor Comandante Generale dell’Arma dei Carabinieri di far sì che genitori e figli non vengano privati di questa irripetibile emozione, predisponendo in caserma almeno l’ingresso dei soli genitori durante la cerimonia, in considerazione soprattutto delle recenti aperture concesse dal Governo per eventi pubblici, cinema e teatri.
Tanti auguri “ragazzi”, comunque vada sarà un successo: il “Vostro” grande successo !

SIM CARABINIERI
#maipiùsoli.

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