La casa di cristallo
Il Comandante Generale dell’Arma ha improntato la sua autorevole azione dirigenziale, paragonando l’Arma ad una casa di cristallo. Questa intransigìbile e nobile linea di pensiero, ha dato speranza a tutto il personale circa l’accurata trattazione delle pratiche in riferimento il buon senso, la famiglia e la meritocrazia.
Purtroppo, non possiamo fare a meno di evidenziare, che pervengono da molti iscritti segnalazioni riguardanti le criticità relative alle assegnazioni delle nuove sedi di servizio ai vincitori del 27° concorso per titoli ed esami per Vice Brigadieri appartenenti alla Legione Carabinieri Lombardia.
Per molti di loro non è stato tenuto conto delle esigenze familiari, visto che sono state proposte destinazioni a più di 40 km di distanza dalla propria residenza, costringendoli a dover scegliere tra l’avanzamento della carriera con la conseguente ricaduta negativa sulla serenità ed unione familiare o la rinuncia alla progressione di grado per continuare a prendersi cura della propria famiglia.
Ad esempio, un militare sposato con prole ha espresso il gradimento per tre province, quali Como, Lecco e Monza, ma “giustamente” gli veniva assegnata una sede all’interno del Comando Provinciale di Milano. Il risultato di tale manovra è stato che ad altri militari intenzionati a rimanere in Provincia di Milano o Monza venivano proposte al contrario le Province di Crema, Mantova o Brescia in quanto le province desiderate risultavano già “occupate”.
Ancora oggi non è dato sapere i criteri con cui un vincitore di concorso venga contattato per la scelta della destinazione.
Stando alle informazioni giunte a questa segreteria, tutti i vincitori vengono raggiunti telefonicamente dall’Ufficio Personale, presumibilmente in ordine di anzianità di servizio. In realtà questa prassi non viene rispettata, tanto è vero che alcuni militari “giovani” sono stati contattati dalla Legione Lombardia prima di altri più “anziani”.
A tal proposito è evidente che questa modalità, di contattare singolarmente i militari, lasci nel personale un profondo senso di scoraggiamento e incertezza. Il vincitore di concorso attende anche per alcuni giorni la fatidica telefonata in cui nel giro di un paio di minuti dovrà prendere una scelta che cambierà per sempre il suo futuro, senza poter consultare un elenco di sedi disponibili, dovendosi accontentare delle poche comunicate a voce dal personale del Comando Legione, che di certo non ha il tempo di elencare tutte le disponibilità della regione.
Pertanto, chiediamo che vengano interrotte le disparità che si stanno creando e che venga riportato il tutto alla cristallina trasparenza alla quale deve SEMPRE aspirare la Pubblica Amministrazione.
Chiediamo, inoltre, che si ripensi a questa modalità di trattazione delle destinazioni dei vincitori di concorso da Vicebrigadiere.
Proponiamo quindi, con lo spirito collaborativo che ci contraddistingue quando riusciamo a dialogare con interlocutori capaci, che per i vincitori di concorsi interni vengano rese note tutte le sedi vacanti con congruo anticipo e sia stilata una graduatoria, la quale possa fare da riferimento per l’assegnazione della nuova sede, così da fugare ogni dubbio sulla conduzione e trattazione delle pratiche di trasferimento al personale interessato.
Il SIM Carabinieri vigilerà e si attiverà ogni qualvolta riterrà che possano i “suggerimenti” essere un contributo per sostenere il personale in coerenza e conformità alla casa di cristallo.
SIM CARABINIERI
Segreteria Regionale Lombardia