ISPEZIONI O….. MOBBING?
Nell’organizzazione territoriale dell’arma dei Carabinieri la gestione di un Comando Stazione dei Carabinieri ha a che fare con numerosi aspetti complessi, sia che la si consideri a livello generale, sia ai singoli processi. Per assolvere tutte le sue funzioni in modo efficace ed efficiente condividiamo la procedura dei controlli (ispezioni) periodici di tali processi, il cui obiettivo è quello di garantire il buon andamento e imparzialità dell’amministrazione, procedura presente anche in ambito civile con il nome di “audit interno”.
Il ruolo delle ispezioni dovrebbe essere quello di garantire un’attività correttamente improntata alla creazione di valore e al miglioramento continuo della qualità delle operazioni su ogni livello, condividendo con il personale le criticità e ascoltandone le proposte e/o suggerimenti.
Sappiamo di toccare un tasto sensibile in quanto alle ispezioni, caratterizzate oggi da un ruolo di mero “esamificio” con l’incubo del voto, va restituito un ruolo di “palestra formativa”, dove l’incontro con l’ispettore superiore deve farti venire la voglia di apprendere e non la paura di essere giudicato.
Il problema è che il modello dominante – basato sullo “stress da giudizio” perpetuo – in cui si tiene sotto controllo il personale ed il reparto, fa letteralmente a pugni con i principi di lealtà, fiducia e collaborazione che sono propri nella famiglia Arma.
Un atteggiamento questo che mina le sicurezze del personale, portandolo ad una mancanza di intraprendenza, smarrimento ed un peggioramento della salute e delle relazioni interpersonali anche al di fuori del contesto lavorativo.
La pedagogia ha ormai bannato la punizione come sistema educativo, definendola “mortificante senza dare risultati”, a meno che non sia proprio la mortificazione della persona ad essere ricercata, cosa che nella nostra Organizzazione purtroppo dilaga, in quanto non presente un vero controllo oggettivo.
Il SIM Carabinieri come Organizzazione Sindacale, a fronte di Comandi Stazione in situazione logistiche “deprimenti” (ove in alcuni è presente un solo servizio igienico, per il pubblico e per personale in servizio/accasermati), magari retti ad interim da Marescialli appena usciti dalle Scuole, eredi (senza colpa) di criticità lasciate dai predecessori senza alcun passaggio di consegne, trova l’atteggiamento tenuto da chi è devoluto alle ispezioni poco etico e professionale, guidato quasi da un desiderio di rivalsa più che da quello costruttivo/migliorativo.
Sarebbe opportuno per il buon andamento e imparzialità dell’amministrazione che chi svolge le ispezioni periodiche, mostri una buona capacità empatica, poiché è il soggetto deputato a gestire la relazione con l’amministrazione, e rappresenta dunque il collegamento principale tra il personale e la scala gerarchica.
Rischiamo di ripeterci, ma lo facciamo volentieri, perché siamo convinti che nulla vada inventato; per poter essere in grado di compiere determinati ruoli e operazioni rilevanti all’interno di un’amministrazione è importante avere alle spalle un background di elevata caratura. Il dirigente deve essere adeguatamente formato sia da un punto di vista teorico, quanto da un punto di vista pratico.
Il SIM Carabinieri, alla luce dei sempre più frequenti gesti estremi all’interno delle forze dell’ordine, porrà molta attenzione a quello che viene definito “Mobbing Verticale” messo in atto dal superiore verso i subordinati, segnalando anche d’iniziativa alle Autorità competenti i casi ritenuti più gravi.
È anche vero che da qualche parte bisognerà pure cominciare per cercare di cambiare le cose …
È anche vero che il cambiamento è in corso, e bisogna prenderne atto per non trovarsi fuori dall’idea di un personale sempre più preparato ….sempre più TUTELATO.
SIM CARABINIERI
I commissari Regionali SIMCC Friuli Venezia Giulia