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Guerra tra poveri.

 

Napoli – L’ennesima puntata della saga tutta italiana ha avuto come scenario, ieri notte, le vie della città partenopea.
La manifestazione vede da una parte i cittadini esausti, contaminati dai soliti noti criminali e, dall’altra, il popolo in uniforme che deve preservare le istituzioni e che, come sempre con tante difficoltà, riesce a “portare a casa il risultato”.
La consuetudine oramai concreta dell’infiltrazione di frange criminali, che strumentalizzano il disagio sociale, non ha nulla a che fare con le pacifiche manifestazioni di dissenso.
Le aggressioni alle forze di polizia di venerdì, senza giri di parole e senza il buonismo, mettono in evidenza quanto sia delicato e complicato il lavoro delle Forze dell’Ordine in questo storico momento, mettendo a nudo tutte le difficoltà sulla gestione dell’ordine e della sicurezza pubblica.
Il SIM esprime la propria vicinanza ai colleghi che con i pochi mezzi a disposizione hanno dimostrato, ancora una volta, grande sacrificio e spirito di abnegazione nonché la professionalità nel gestire situazioni estreme, che sempre più mettono a dura prova la tenuta delle Istituzioni, ancora in piedi grazie a quel manipolo di uomini chiamati “operatori di polizia” che ogni mattina escono di casa e vanno a lavorare con stipendi da fame.
Il governo si ricordi di questi servitori dello Stato, non solamente per elogiarli pubblicamente quando muoiono ma anche quando è chiamato a discutere i loro salari.

 

SIM CARABINIERI 

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