Fantasia o realtà?
Il SIM Carabinieri si avvia ai due anni di vita: due anni intensi, pieni di colpi di scena, di ingressi ed uscite ma, sopra ogni altra cosa, densi di battaglie per affermare una realtà ormai ineludibile.
La realtà sindacale sta per consolidarsi definitivamente al fine di soppiantare l’ormai vetusto ed obsoleto metodo di rappresentanza dei militari, la Rappresentanza Militare che, negli anni, ha saputo ben fare per far sì che i colleghi rivendicassero quanto a loro dovuto e spesso negato, che ha saputo meglio lumeggiare su vicende contorte e volutamente rese confuse, e che spesso ha permesso di raggiungere gli obiettivi con l’esposizione personale di alcuni singoli militari, dei temerari che solo mettendo a repentaglio la propria carriera sono riusciti a salvaguardare la serenità dei colleghi.
Ma i tempi cambiano: tutto si modifica e tutto si evolve.
Il diktat è chiaro, consolidato dalle Istituzioni e in fase di studio dal legislatore per raggiungere l’obiettivo finale, ossia una norma chiara ed attagliata alle esigenze dei militari. Ma ciò che per tutto il mondo è realtà, purtroppo giova constatare che, per qualcuno, rimane ancora fantasia. Alcuni si ostinano ancora a negare la realtà, i famosissimi negazionisti, parola molto in voga in questo nefasto periodo.
Questi “alcuni“, che rimangono tali per volere di chi scrive, continuano a sostenere che il sindacato non può operare, che manca la legge, che nulla si deve riferire perché non possono risolvere alcun problema. Questi “alcuni” si spingono anche oltre, addirittura cristallizzano il loro pensiero nelle chat di WhatsApp che ormai, soventemente, si utilizzano presso i reparti, come se il militare, che per noi è il Carabiniere, in puro stile 1814, intimorito e pauroso, dovesse leggere e temere. Ebbene no! Il Carabiniere di oggi pensa, si informa, studia e soprattutto valuta, e quindi non esegue meramente gli ordini se non intimamente convinto della loro genuinità.
Cosa molto grave quando ciò avviene su suggerimento di “vecchi” e radicati delegati della RM, che purtroppo non accettano, o meglio, non vogliono accettare sino a quando non converrà anche a loro, l’aria del cambiamento.
A questo punto ci tacciamo…a buon intenditore poche parole…però basta! Non esagerariamo, perché l’attività antisindacale non porta frutti positivi a nessuno, né a chi la subisce e nemmeno a chi la invoca.
Pace, equilibrio e serenità, che figuracce se ne stanno facendo anche troppe negli ultimi tempi, purtroppo!
SIM CARABINIERI
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