Escalation di violenza contro le Forze dell’Ordine.
Italia – Spirito di emulazione, crescendo di criminalità impavida davanti alla legge, o pratica quasi abituale, quella di sottrarre l’arma di ordinanza a poliziotti e militari, che sembra interessare la penisola da nord a sud? A pochi giorni dalla tragedia dei due colleghi della Polizia di Stato di Trieste, è successo ancora! Ieri a Roma, da parte di un cittadino nigeriano di 20 anni in zona Esquilino verso un agente; oggi a Castel Vetrano, dove un tunisino ha, dapprima, tentato il furto di un’auto fuori un supermercato e poi, in seguito ad una colluttazione, si è avventato contro una vigilessa per rubarle l’arma. L’episodio non ha avuto conseguenze grazie all’intervento dei Carabinieri che lo hanno tratto in arresto. Non come a Terni nel luglio scorso, solo pochi giorni prima dell’omicidio del Vice Brigadiere Cerciello, quando un sudamericano riuscì a sfilare l’arma di servizio ad un agente e ferire un Carabiniere intervenuto. Potremmo andare avanti in questo triste resoconto di violenza contro gli appartenenti delle Forze dell’Ordine, che preferiremmo non dover stilare giornalmente. La necessità di dotare i nostri uomini in divisa di equipaggiamenti idonei e tecnologicamente avanzati, dovrebbe essere la priorità di uno Stato che tiene al rispetto delle proprie regole e alla tutela di quegli uomini che sulle strade, ogni giorno, lo rappresentano.
Il Taser è ormai diventato necessario e deve immancabilmente far parte del corredo operativo degli operatori di Polizia. Cosa si aspetta per distribuirlo ? Altri morti ? Se si vogliono davvero mettere le Forze di Polizia in grado di tutelare i cittadini e le loro stesse vite, ormai il tempo è scaduto!