Emozioni e commozione per l’inaugurazione della sede di Messina dedicata a Raffaele Spedicati
MESSINA – Ieri pomeriggio, nella splendida cornice del residence Parnaso di Messina, alla presenza del Segretario Generale Nazionale Antonio Serpi e dei segretari nazionali Riccardo Monti, Carlo Calabrese e Antonio Aprile, è stata inaugurata la sede del SIM Carabinieri di Messina, intitolata al nostro amato e compianto Raffaele Spedicati, scomparso prematuramente a quarant’anni. Erano altresì presenti il Commissario Straordinario SIM Abruzzo, Gianluca Spaziani, il segretario regionale Sicilia, Vito Saulle, oltre agli amici del SIULP della Polizia di Stato, della Croce Rossa e dell’Università di Messina.
Il bene confiscato alla mafia è stato affidato al SIM Carabinieri, realizzando così il sogno di Raffaele per la cui realizzazione si è prodigato e letteralmente speso, senza risparmio di energie, sognando questo grande giorno.
Il segretario generale provinciale Vincenzo Carullo ha ringraziato tutti gli intervenuti, primi tra tutti la moglie di Raffaele, Silvia ed il figlio Gabriele di appena dodici anni oltre che Andrea, fratello di Raffaele, anch’egli Carabiniere.
Le emozioni sono state palpabili e, senza retorica alcuna, nell’aria si percepiva la presenza reale di Raffaele tra noi. Le intense sensazioni di commozione si sono susseguite una dopo l’altra a cominciare dal taglio del nastro da parte della signora Silvia e di Gabriele. Sono seguiti i dovuti e sentiti elogi commemorativi su Raffaele del nostro Segretario Generale Antonio Serpi, del segretario nazionale Riccardo Monti e del Segretario provinciale Vincenzo Carullo, tutti più volte interrotti dagli applausi e dagli inevitabili momenti di forte commozione che hanno letteralmente rotto la voce ed aperto la strada al pianto. Successivamente, sono state tratteggiate sommariamente le recenti norme istitutive del sindacato, i traguardi fin qui raggiunti e gli obiettivi futuri, tra i quali le proposte di legge di modifica in materia pensionistica, magistralmente illustrate da Carlo Calabrese e Gianluca Spaziani del Dipartimento Stipendiale e Pensionistico, con la chiosa del nostro Antonio Serpi che ha fornito il valore aggiunto dei retroscena e delle tante battaglie sottese alle conquiste del SIM Carabinieri che oggi diamo per scontate.
I saluti finali del segretario generale provinciale Vincenzo Carullo sono stati rivolti in particolare al Magnifico Rettore dell’Università di Messina, Professor Cuzzocrea e alla professoressa Emanuela Esposito, presente all’inaugurazione. L’Università di Messina ha, infatti, sancito una strettissima e proficua collaborazione con il SIM Carabinieri. Molto gradita è stata la visita del Comandante Provinciale dei Carabinieri di Messina, Colonnello Marco Carletti, accompagnato dal Capitano comandante della Compagnia e dal Comandante della locale stazione, che ha cordialmente salutato i presenti ed augurato buon lavoro al SIM.
Auspichiamo di trovare sempre maggiori Ufficiali “illuminati” come il Colonnello Carletti, capaci di comprendere e vedere nel sindacato una risorsa, un aiuto alla soluzione dei problemi nell’interesse del personale e dell’Istituzione che amiamo e non un nemico, un competitor sul quale troppo spesso incombono idee e preconcetti errati.
Al termine, è seguito un sobrio rinfresco inaugurale con foto di rito, in un clima di assoluta cordialità in cui, approfittando delle autorevoli presenze del SIM Nazionale, sono state scambiate idee, proposte e si è discusso con fattiva collaborazione di alcuni dei problemi che riguardano la condizione attuale e futura dei nostri uomini e donne in uniforme.
Una cosa è certa: dal cielo, sulla sede di Messina e su noi tutti, veglierà un nuovo Angelo, la cui abnegazione, professionalità e dedizione, umanità e disponibilità è stata lungamente evidenziate.
Un uomo, un padre, un marito, un Carabiniere esemplare, emblema del sacrificio alla comunità, al servizio, all’Arma dei Carabinieri, alla famiglia e non in ultimo, anche alla causa del Sindacato, sacrificando il proprio tempo libero.
Un prezioso collega di cui essere tutti orgogliosi e fieri, come orgoglioso e fiero è stato il piccolo Gabriele che osservava i colleghi commuoversi, mentre ricordavano il valore e la grandezza del suo papà.
SIM CARABINIERI