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Corso di abilitazione per istruttori di ordine pubblico

Nella tradizione e nel senso comune, il giallo è il colore della felicità e della speranza, della positività, dell’energia e dell’ottimismo. Eppure, per qualcuno ha anche dei significati negativi: spesso viene legato alla gelosia, la codardia, l’inganno.
Quando leggiamo: “Con rammarico, comunica quanto appreso sommariamente descritto
Rammarico di che!? Quanto è bello insinuare per avere la possibilità di scalzare i colleghi;
quanto è bello utilizzare parole maligne e subdole che tendono a suscitare il sospetto nell’animo di qualcuno a danno di altri.
Il SIM Carabinieri, se fosse a conoscenza di dati certi e comprovate evidenze per il quale la catena di comando confezionasse delle scelte parentali, non esiterebbe mettere su carta nomi, fatti ed episodi con le relative relazioni da parte degli interessati.
Si tratta di lealtà e rispetto verso i colleghi che con te condividono il sacrificio del reparto che nulla ha a che vedere con il “PARE”. Pare cosa?! Se i fatti esistono e sono veritieri, ben venga la denuncia degli stessi attraverso le perviste procedure e sedi, altrimenti sono solamente elucubrazioni mentali ed è meglio tacere.

Il “PARE” non salva sempre da gravi affermazioni e non si può dire “pare” che il qualcuno abbia commesso un illecito, indirizzando il pensiero alla denigrazione dell’uno o dell’altro.
Non si capisce quali siano i colleghi che si sentono meglio di altri e le motivazioni del perché si ritengano così bravi al punto di sentirsi danneggiati se non vengono presi in considerazione per primi; non si capisce quali siano i criteri che li portano a pensare che i colleghi che stanno in differenti strutture siano peggio di loro e che la struttura di comando sia compromessa e propensa ad una gestione clientelare. Non si capisce perché rivendichino tali convinzioni nell’anonimato senza relazionarsi ed interessare la struttura gerarchica per quanto appreso.
Quando si parla di sigla Sindacale Gialla, sfoggiando un’ignoranza completa, perché di giallo c’è solamente la stupidità, non resta che insinuare che un Comandante di Reggimento, responsabile della legittima azione di Comando, pone le proprie responsabili scelte in base a dei criteri di parentela offendendo per giunta la reputazione ed il prestigio dello stesso.
Il SIM Carabinieri chiede e chiederà attraverso le proprie strutture di accertare la veridicità di quanto gravemente affermato, sentendo i colleghi e gli interessati alla vicenda, valutando se le affermazioni fatte risultino veritiere o sono frutto di affermazioni diffamanti e denigratorie.
Inoltre, e non meno importante, il SIM Carabinieri sulle argomentazioni trattate, si è sempre mantenuto nell’alveo della legge n. 46 del 2022, augurandosi che altre sigle, anche se minoritarie, mantengano la correttezza nell’argomentare le materie previste, crescendo sui contenuti veri e non con affermazioni stupide ed irresponsabili.
Fin da subito, il SIM Carabinieri darà mandato ai propri legali al fine di informare gli organi giudiziari competenti per l’accertamento dei fatti e la valutazione delle insinuazioni fatte, facendo riferimento ad un eventuale riscontro in ambito giudiziario probante, anche ai sensi dell’articolo 227 CPM che è procedibile d’ufficio.

SIMCC
Segreteria Regionale Campania
Segreteria Provinciale Napoli

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