Congo un anno dopo: basta con il finto orgoglio e il dolore ipocrita!
”Ciò che per noi è assolutamente odioso è il taglio alla sicurezza che è stato fatto in quella ed in altre sedi diplomatiche”
GORIZIA – Un anno di ricordi e commemorazioni, di ipocrisie e di false verità; di detto e non detto, di propaganda per il cosiddetto contenimento delle spese. Un anno fa due figli, fratelli, mariti, padri, amici, andavano a compiere il loro dovere in remote aree del Congo. Un anno fa un Ambasciatore, Luca Attanasio, e un Carabiniere della sua scorta, Vittorio Iacovacci, venivano sacrificati sull’altare della Patria, la stessa che non rende loro giustizia e verità, che immola e lascia soli, come soli sono stati lasciati i membri di quella sede Diplomatica dai signori dei palazzi Istituzionali da cui avrebbero dovuto trovare conforto e sostegno. Palazzi che, talvolta ancora oggi, non sembrano poi così avvolgenti per chi abbia deciso di portare avanti una Bandiera nel mondo, quei tizi testardi e caparbi che le nuove generazioni chiamano eroi.
Tutto sembra svolgersi come in un film hollywoodiano dove la stessa scena viene rivissuta in loop ma, questa volta, da protagonisti diversi, perché i primi non ci sono più!
Ci ritroviamo qui, esattamente un anno dopo, a gestire gli effetti disastrosi di un NON CAMBIAMENTO senza precedenti ma rimarremo vigili sempre, fino a quando non verrà rinforzata la sicurezza in quella e nelle altre terre che i nostri uomini hanno rappresentato fino all’estremo sacrificio.
SIM CARABINIERI
Segreteria Regionale Friuli Venezia-Giulia