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COMUNICATO STAMPA.SIM Carabinieri – Carabinieri Forestali

SVILUPPI RELATIVI ALLA PROPOSTA, AVANZATA DAL SIM CC, PER RISOLVERE LA QUESTIONE INERENTE IL TRANSITO VOLONTARIO NEI CC DEL PERSONALE DEL DISCIOLTO CFS ASSEGNATO CONTRO LA SUA VOLONTÀ NEI VVF.

Roma, 26.11.2019 – Nelle scorse settimane il SIM CC, su proposta dei responsabili dell’ufficio SIM forestale, Nicola d’Amico e Danilo Sorrentino, ha segnalato al Comando Generale l’opportunità di intervenire per “sanare” la situazione del personale del disciolto CFS che, a seguito della c.d. “riforma Madia”, è stato assegnato, contro la propria volontà, nei VVF (invece che nei CC).

La questione, sensibilizzata da questa associazione sindacale, è stata affrontata nei giorni scorsi, nella quale è emerso che i contenziosi instaurati da oltre un centinaio di forestali per essere assegnati ai CC, anziché ai VVF, sono stati sin qui tutti accolti favorevolmente sia in via giudiziaria che dal Comando Generale Arma che ha dato disposizioni al Comando di vertice “CUFA” di abrogare i vecchi decreti e trasmettere i nuovi decreti a PERSOMIL per il definitivo incorporamento nell’Arma.

Dopo ampie discussioni, è stata palesata la volontà del Comando Generale di risolvere la vicenda in tempi quanto più possibile ristretti.
Oltre a tali interventi, che dispiegheranno effetti a brevissimo, il primo, ed in tempi un po’ più lunghi, il secondo, il SIM ha richiesto al Comandante Generale, si faccia promotore di un intervento normativo volto al totale assorbimento di chi ne faccia richiesta e si trovi in analoghe posizioni, il tutto tendente da una parte al risparmio dell’amministrazione, che in futuro sicuramente si troverebbe a pagare con condanna le spese di giudizio e dall’altra dare le legittime soddisfazioni agli aventi diritto che all’improvviso per scelte “non loro” si sono trovati catapultati in una realtà non voluta.

Non possiamo che essere felici di essere riusciti nell’intento di consentire a questi colleghi di risolvere un problema da loro molto sentito, facendo correggere uno sbaglio, umiliante, fatto dall’allora Capo del CFS, che li aveva erroneamente destinati, contro la loro volontà, a fare un lavoro che non era il loro, facendoli fuoriuscire dal comparto e, sovente, mandandoli a svariati chilometri da casa (in qualche caso, sfrattandoli).
Il SIM Carabinieri resterà vicino ai colleghi Forestali e continuerà a chiedere dignità per i fratelli futuri carabinieri.

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