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Comunicato stampa SIM Abruzzo e Molise

Avv. Simona Patrona art. 55 C.P.P. questo sconosciuto

Questa segreteria, preso atto del contenuto del video pubblicato sui social network dall’avv. Simona Patrone, con studio legale a Calvizzano (NA), in Via della Repubblica nr. 120, condanna le considerazioni espresse dalla medesima, attribuendo alle stesse contenuto fuorviante, inopportuno e inappropriato.

Preliminarmente, va fatto presente all’avv. Simona Patrone che, quotidianamente, centinaia di cittadini si recano nelle Stazioni Carabinieri, dislocate in ogni parte d’Italia, per essere ascoltati, per rappresentare le loro problematiche, per presentare denunce o querele. In sintesi, si rivolgono al personale in uniforme, in quanto punto di rifermento di ogni comunità.

Ogni cittadino, indipendentemente dalla propria posizione sociale, viene accolto e ascoltato.
La formazione professione di ogni singolo carabiniere è tale da poter fornire al cittadino la soluzione migliore che vada incontro alle proprie necessità.
Il linguaggio tecnico o giuridico da lei considerato inadeguato, ogni giorno fornisce alle varie Procure della Repubblica, dislocate sul territorio nazionale, gli elementi per poter assicurare alla giustizia pericolosi criminali, sgominare associazione mafiose, tutelare le vittime di violenza di genere e,  soprattutto, fornire sicurezza ai cittadini.
All’avv. Patrone, va ricordato che la raccolta delle prove è una attività propriamente attribuita alla polizia giudiziaria. L’art. 55 del C.P.P. infatti, attribuisce alla stessa l’onere di procedere alla raccolta delle fonti di prova e di tutti gli altri elementi necessari all’applicazione della legge penale.
All’avv. Patrone, ed alla sua padronanza di linguaggio giuridica e tecnica, vogliamo ricordare che l’attribuzione dei capi di imputazione dei reati è una prerogativa dei Pubblici Ministeri, e che lei può limitarsi a indicare – nell’atto di querela – solo delle ipotesi di reato. Ma siamo sicuri che l’errata esposizione dei concetti da lei espressi, non sia attribuibile ad una scarsa conoscenza della materia, ma esclusivamente ad un lapsus linguae.
All’avv. Patrone consigliamo di continuare a pubblicizzare il suo studio legale, di continuare a pubblicizzare la sua figura professionale, ma lo faccia basandosi sulle sue competenze, senza giudicare l’operato di altre figure professionali diverse dalla sua, delle quali ignora le competenze professionali, morali ed umane.
Questa segreteria auspica che il Consiglio Nazionale Forense, nonché il Consiglio dell’Ordine degli Avvocati di Napoli, prendano le distanze dalle affermazioni rese dall’avv. Simona Patrone, alla quale auguriamo un futuro ricco di soddisfazioni personali e professionali.

SIM CARABINIERI

Segreteria Regionale Abruzzo e Molise

Segreteria Provinciale Campobasso

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