Carabiniere indagato a Rimini, il SIM Carabinieri “Sostegno al collega e subito equipaggiamenti Less Than Lethal”
Roma. Il SIM Carabinieri scende in campo pronto a difendere il collega coinvolto nell’indagine aperta dalla Procura di Rimini per eccesso colposo nella legittima difesa. Procedimento aperto nei confronti del militare che ha sparato un 23enne egiziano, che armato di coltello stava aggredendo i Carabinieri intervenuti a Villa Verrucchio dopo le coltellate sferrate a 5 passanti. Purtroppo, a seguito della necessaria e giusta reazione da parte del collega, l’uomo è rimasto ucciso. Questa vicenda dimostra ancora una volta l’incapacità dei decreti sicurezza di prevenire atti di violenza da parte di individui che, come il caso in specie, mettono in pericolo se stessi, i cittadini e gli operatori delle forze dell’ordine. Il SIM Carabinieri ribadisce l’importanza di dotare le forze di polizia di strumenti adeguati a gestire queste situazioni in modo più sicuro ed efficace, sia per gli operatori sia per i soggetti coinvolti. Il SIM Carabinieri ha sempre sostenuto la necessità di introdurre equipaggiamenti “Less Than Lethal” (armi meno che letali) nel nostro Paese. Questi dispositivi, utilizzati da forze di polizia di tutto il mondo, sono progettati per ridurre il rischio di morte o lesioni gravi, mantenendo al contempo la capacità di immobilizzare o controllare un soggetto pericoloso. Tra gli strumenti considerati efficaci e che potrebbero evitare tragedie simili in futuro, ricordiamo:
- spray al peperoncino: un agente irritante che immobilizza temporaneamente, provocando lacrimazione, bruciore e difficoltà respiratorie;
- taser: dispositivi che immobilizzano una persona con impulsi elettrici, permettendo il controllo del soggetto senza ricorrere a forza letale;
- proiettili di gomma: progettati per colpire senza causare danni gravi, questi proiettili sono ideali per operazioni di ordine pubblico;
- dispositivi di immobilizzazione: come i bastoni in plastica o le reti, utili per controllare un soggetto senza provocare ferite serie.
In Italia, purtroppo, le dotazioni attuali sono spesso limitate a strumenti come i bastoni, nonostante la comprovata efficacia di questi strumenti “Less Than Lethal” in altri contesti internazionali. Oltre alla gratitudine per il suo coraggio e la sua professionalità, il SIM Carabinieri è pronto a sostenere il collega nell’affrontare i cosiddetti “atti dovuti” che hanno seguito l’evento. È tempo di guardare oltre, potenziando le risorse a disposizione delle nostre forze di polizia per affrontare con efficacia le sfide di sicurezza del presente e del futuro. E’ importante anche sottolineare che il collega non aveva in dotazione il taser che non viene fornito ai militari in forza alle Stazioni sebbene questo SIM Carabinieri l’aveva richiesto l’estate scorsa essendo tali dotazioni per ora limitate solo al personale in forza alla radiomobile
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