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CARABINIERE “AMMAZZATO PER 100 EURO”.

Un sistema politico-giudiziario che ci considera “tonni destinati alla mattanza!

Roma – Un carabiniere mentre era in servizio è stato ucciso nella notte a Roma, in via Pietro Cossa nel quartiere Prati, con otto coltellate, una di queste all’altezza del cuore. Dalle prime indiscrezioni sembra sia stato assassinato da un uomo probabilmente nord africano, che era stato bloccato insieme a un altro, durante un servizio in abiti civili, perché ritenuti responsabili di furto e estorsione. La vittima è il vicebrigadiere dei carabinieri, Mario Rega Cerciello, di 35 anni sposato da circa un mese. Il militare era ritenuto dai suoi stessi colleghi un carabiniere sempre disponibile e sempre pronto a dare il suo contributo verso i cittadini e le necessità dell’ufficio.

Da una prima ricostruzione, il vice brigadiere durante un servizio con alcuni colleghi stava fermando due uomini considerati responsabili di furto e estorsione, quando uno di essi avrebbe estratto il coltello colpendolo più volte, per poi fuggire. Dopo il trasporto disperato in ospedale il militare è poi spirato. Sembrerebbe che gli assassini del vicebrigadiere CERCIELLO, siano cittadini magrebini, sui quali sono in corso le indagini dai Reparti investigativi capitolini dell’Arma per l’identificazione e sembrerebbe che nelle ultime ore siano state fermate quattro persone.

Le nostre città sono ormai terre di confine, dove la legge viene esercitata con violenza in modo impunito, dove migliaia di cittadini senza volto e senza nome commettono ogni tipo di reato, sicuri di un sistema giudiziario che non è in grado di garantire una pena certa.

In questa terra di confine i Carabinieri sono chiamati a intervenire in carenza di personale, senza mezzi, senza sicurezza, senza tutele legali nel caso si ha la necessità di ricorrere all’uso delle armi.

Un sistema politico-giudiziario che ci considera “tonni destinati alla mattanza!”

Il SIM Carabinieri piangerà il nostro collega caduto per svolgere il suo dovere, ma siamo stanchi e riteniamo inaccettabile questo sistema organizzativo della sicurezza delle nostre città.

E’ ormai chiaro che ci troviamo in uno stato di emergenza e servono misure eccezionali, che siano in grado di aumentare gli organici del presidi territoriali, dove ci sono i Carabinieri in trincea che devono dare risposte immediate al cittadino che chiede maggiore sicurezza.

Il SIM Carabinieri chiede ora con fermezza più uomini nelle strade e meno personale negli uffici, per i servizi di vigilanza agli uffici ministeriali della Capitale, per le innumerevoli scorte concesse spesso senza reali necessità e infine l’impiego delle ingenti risorse economiche destinate all’operazione “strade sicure”, per lo stanziamento di fondi straordinari affinché si possa ritornare all’Istituto delle forze di polizia ausiliarie, veri professionisti di sicurezza formati dall’Arma dei Carabinieri e dalle altre FF.PP., che possono garantire maggior controllo del territorio, come lo è stato in passato.

 

 

 

3 thoughts on “CARABINIERE “AMMAZZATO PER 100 EURO”.

  • Caro collega, con la tua mancanza si rinnova il senso di impotenza del nostro operato. Che gli angeli con gli alamari ti siano per sempre vicini.

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  • Che risultato potrebbe mai sortire aumentare il numero dei “tonni”, finché non gli si darà modo di evitargli di finire nella tonnara!?

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  • Non ho parole per esprimere tutta la mia rabbia!Certo , con la mia indignazione di cittadino qualsiasi, non porterò in vita il Vice Brigadiere, ma Vi sono vicino… a TUTTI!!!! Oggi un po’ di me è morto con quel ragazzo…. quel bravo ragazzo!!!!

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