Campania: stabilimenti balneari a due velocità.
I Carabinieri hanno sempre saputo tenere fede alle tradizioni: è un dato incontrovertibile. Ma quando la tradizione pregiudica la funzionalità bisogna evolversi senza alcuna remora. Un caso lampante riguarda la differente gestione dei Lidi del Carabiniere di Licola e Salerno. Cosa sta accadendo ? Ebbene, a causa di numerose segnalazioni ricevute da parte degli iscritti al SIM Carabinieri Campania, è stato rilevato che mentre al Lido di Salerno è possibile da circa tre anni prenotare la postazione in spiaggia attraverso una app, a Licola questo metodo è “controindicato”, e dunque non è consentita prenotazione. Curioso anche come a Salerno ci si avvalga, per ricevere le richieste di abbonamento per le cabine (divise in quattro turni con periodi di quindici giorni), di un metodo all’avanguardia: un’email istituzionale. Al Lido Carabinieri di Licola si resta invece fedeli ai cari anni ‘90: è possibile utilizzare fax!
Alt! Non è finita qui. Per accedere al Lido di Licola, se non è presente il Carabiniere, c’è bisogno di Tessera AT o attestato di servizio, stato di famiglia e, spesso, anche lo Storico: insomma, mai svegliarsi un giorno con la voglia di andare al mare poiché potrebbe non essere soddisfatta, in quanto per produrre tali documenti occorrono in media due o tre giorni lavorativi. Basterebbe, per semplificare il tutto, un’ autocertificazione dello stato di famiglia o, ancor meglio, un po’ di elasticità mentale così come avviene nel Lido del Carabiniere di Salerno. Infine, se a Salerno è consentito “avere ospiti” senza un tetto massimo, a Licola non si possono portare più di cinque persone per cui, in caso di famiglie numerose, qualche figliolo o, magari, qualche anziano, verrà lasciato a casa perché “di troppo”. Ad ogni modo, è evidente che a Salerno i Carabinieri vadano per rilassarsi come è giusto che sia, mentre scegliere di andare a Licola serve a per complicarsi la giornata, già solo per accedere in struttura.
Nelle more di quanto detto, il SIM Carabinieri si augura che il Comandante della Legione Campania voglia mettere mano a questa assurda disparità di trattamento, al fine di portare serenità a quei colleghi che, ancora oggi, amano usufruire e vivere all’interne delle strutture di “famiglia”.
SIM CARABINIERI
Segreteria Regionale Campania