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Basta sangue sulle nostre divise!

Roma – Come sempre abbiamo aspettato ad esprimere il nostro punto di vista sulla vicenda del ferimento del collega di Avezzano da parte di un cittadino dominicano, per non scrivere sull’onda delle emozioni che ci attanagliano in queste occasioni. Ma oggi non possiamo esimerci dall’affrontare, nuovamente, il tema delle aggressioni e della violenza gratuita contro le Forze dell’Ordine, chiamate a difendere i cittadini da soggetti che, senza remora alcuna, si beffano delle nostre divise. Mentre il mondo è travolto dall’ondata di sdegno per la vicenda di George Floyd e per l’operato della polizia americana, noi Carabinieri, che occupiamo degnamente il podio tra le Forze di Polizia migliori del mondo, siamo ogni giorno bersaglio prediletto di chi contravviene alle leggi dello Stato che noi rappresentiamo. Aggressioni, minacce, violenza e morti sono ormai all’ordine del giorno e, mentre siamo ancora in attesa dell’arrivo del fantomatico taser, mentre a Roma si ventila l’ipotesi di modificare il decreto sicurezza e l’oltraggio a Pubblico Ufficiale, noi continuiamo a stare in strada a svolgere il nostro lavoro con poche tutele, ad iniziare da quelle che si profilano per il futuro con la Pdl 875/A, in lavorazione presso le Commissioni Parlamentari.
La tutela del lavoratore si basa sulla partecipazione concreta nel processo evolutivo dell’amministrazione di appartenenza del medesimo, laddove sono previste norme che lo consentono, cosa che sarà assolutamente negata ai Carabinieri sulla base delle evidenti limitazioni previste nel citato disegno di legge che porta la firma della deputata Corda (M5S), ma che purtroppo pare proprio sia una linea condivisa da tutte le forze politiche.
E allora sì, come cantava Faletti anni or sono, “siamo stanchi di sopportare quel che succede in questo paese, dove ci tocca farci ammazzare per poco più di un milione al mese
Al collega della Compagnia di Avezzano la vicinanza di tutto il SIM Carabinieri ed i nostri auguri di pronta guarigione, con l’auspicio arrivi presto il giorno in cui sarà concessa piena dignità a noi lavoratori in divisa.

SIM CARABINIERI

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