Allievi Vice Brigadieri – 5° corso. Lontani sì, ma non abbastanza.
ROMA – L’Amministrazione, nell’ambito del transitorio inerente il riordino dei ruoli, ha indetto un concorso interno per titoli, per l’ammissione al 5° corso di formazione professionale di complessivi 1.550 allievi Vice Brigadieri, riservato agli Appuntati Scelti QS ed Appuntati Scelti in servizio permanente. Lo svolgimento del concorso prevede la valutazione dei titoli di merito e, tra le varie novità introdotte per la valutazione del servizio, viene prevista l’attribuzione di un punteggio incrementale massimo di 2500 punti in caso di “Militare in servizio o che abbia prestato servizio in una regione amministrativa diversa da quella di origine propria o del coniuge/convivente/uniti civilmente”.
Qualcuno direbbe “che ci azzecca?”
La lettera “O”, consiste in una disgiunzione inclusiva che sta a significare “ovvero, ossia” e quindi che il punteggio incrementale dev’essere sempre attribuito al militare che presti o abbia prestato servizio al di fuori della Regione di origine propria o del coniuge – convivente – unito civilmente, è stata, invece, interpretata in modo da non attribuirlo ai militari che svolgono servizio fuori della regione di appartenenza ma il cui coniuge è nato in quella regione.
Tale errata interpretazione causerà un notevole danno a tantissimi militari che da decenni sono lontani dalla propria terra d’origine e dagli affetti dei loro cari, creando altresì un profondo malumore che si sta traducendo in tensioni lavorative nei confronti del personale a cui, invece, il predetto punteggio incrementale è stato attribuito.
Visto quanto sopra, e considerato che il termine fissato per la firma delle schede relative al punteggio è entro la fine del corrente mese di marzo, ci si augura che il Comando Generale dell’Arma dei Carabinieri voglia provvedere a fornire una corretta interpretazione per l’attribuzione del punteggio incrementale a tutti i militari cosi come previsto dal bando.
SIM CARABINIERI
Segreteria Nazionale