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Aggressioni a operatori di Polizia: SIM CC elabora proposta di legge in 11 punti

Roma. – Va a fare il bagno nudo poi aggredisce i carabinieri e cerca di rubare loro la pistola. È accaduto sulla spiaggia di Rimini, nella zona di Marina Centro, dove un 45enne eritreo prima è andato a fare il bagno completamente nudo, senza costume, poi all’arrivo dei carabinieri, che hanno invitato l’uomo a rivestirsi, ha posto resistenza: ha iniziato a spintonare i carabinieri finché poi non ha provato a impossessarsi della pistola dalla fondina di uno dei militari. Un carabiniere è stato anche raggiunto da un pugno e ha riportato una prognosi di qualche giorno. Rimini, Locorotondo (BA), Rutigliano (BA) e Reggio Emilia: sono i luoghi dove negli ultimi giorni si sono verificate brutali aggressioni che il SIM Carabinieri, realtà sindacale dell’Arma dei Carabinieri, ha denunciato immediatamente chiedendo con forza un immediato incontro con il Governo per discutere misure urgenti a tutela delle forze di Polizia anche perché allo stato dei fatti – secondo SIM Carabinieri – “l’approccio del legislatore sta ormai da anni andando nella direzione diametralmente opposta a quella auspicata volta alla tutela dei colleghi, come dimostra la recente riforma Cartabia che come noto, ha ampliato il novero dei reati per i quali l’imputato può chiedere la sospensione del processo e la messa alla prova includendo anche quello di violenza e resistenza a pubblico ufficiale” riducendo di fatto le conseguenze per chi aggredisce le forze dell’ordine”. Per questo SIM Carabinieri – come preannunciato dal Segretario generale Serpi all’indomani dei gravi fatti di Locorotondo – per il tramite del Dipartimento Affari Giuridici ha elaborato una proposta di legge, che sarà consegnata al Ministro della Giustizia Carlo Nordio, affinché venga valutata con il fine comune di cercare di arginare un fenomeno, quale quello delle aggressioni ai danni degli operatori di polizia che oramai sta diventando irreversibile. In sintesi secondo il complesso studio elaborato dal Dipartimento Affari Giuridici di SIM Carabinieri, la proposta al governo si focalizza sui seguenti 11 punti principali:

  1. aggravare le pene previste per il reato di resistenza e violenza a pubblico ufficiale nel caso in cui i fatti siano commessi nei confronti di un operatore di Polizia nell’esercizio delle proprie funzioni;
  2. previsione della sanzione accessoria della sospensione della patente di guida da sei mesi ad un anno e, nel caso in cui i reati di resistenza e violenza siano commessi in concomitanza di controlli alla circolazione stradale;
  3. introduzione del reato di “fuga pericolosa” con la sanzione penale in caso di omessa ottemperanza all’obbligo di fermarsi intimato dalle forze di polizia nei casi in cui la fuga avvenga con modalità tali da mettere a repentaglio l’incolumità dei medesimi operatori ovvero di altri utenti della strada;
  4. previsione, nel citato nuovo reato di “fuga”, della sanzione accessoria della confisca del veicolo utilizzato e, se si tratta di fatti commessi con veicoli a motore, della sospensione della patente di guida da uno a due anni.
  5. estensione del reato di “lesioni personali a un pubblico ufficiale in servizio di ordine pubblico in occasione di manifestazioni sportive, nonché a personale esercente una professione sanitaria o sociosanitaria e a chiunque svolga attività ausiliarie ad essa funzionali” a tutti i casi di lesioni commesse ai danni di operatori di Polizia nell’esercizio delle proprie funzioni;
  6. previsione dell’arresto obbligatorio in flagranza di reato nel caso in cui ai reati di resistenza e violenza a pubblico ufficiale siano seguite lesioni personali dolose perseguibili d’ufficio;
  7. inserimento del reato di lesioni gravi e gravissime ai danni di operatori di Polizia, tra i reati ostativi all’accesso di benefici penitenziari;
  8. modifica della Legge Cartabia ed eliminazione dei reati di resistenza e violenza a pubblico ufficiale tra quelli per i quali l’imputato può richiedere la sospensione del processo e la messa alla prova;
  9. al fine di disincentivare gli assurdi episodi di molestie e provocazioni volontariamente poste in essere nei confronti delle Forze dell’Ordine, spesso motivate dal desiderio di filmarli a loro insaputa e “pubblicizzare” tali situazioni sul web in cerca di like, introduzione di un illecito amministrativo che, in analogia a quanto già in vigore per gli operatori socio – sanitari, sanzioni da 500 a 5000 euro chiunque, al di fuori di ipotesi di reato, offenda, molesti o provochi manifestamente gli operatori di polizia nell’esercizio delle relative funzioni;
  10. imputazione di responsabilità genitoriali dirette in caso di fatti commessi da parte di soggetti minorenni con contestuale intervento del Tribunale per i Minorenni;
  11. possibilità di estinzione dell’illecito amministrativo a seguito dello svolgimento di attività socialmente utili a favore della collettività;

Per SIM Carabinieri questo potrebbe essere un inizio per restituire credibilità e autorevolezza a un’importante a funzione, quale quella esercitata dagli operatori di polizia, e nel contempo portare a un decremento di tali ipotesi delittuose oggi all’ordine del giorno.

SIM CARABINIERI SEGRETERIA NAZIONALE

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