SIMCC Piemonte e Valle d’Aosta: ennesima rivolta al CPR di Torino
Torino – Ormai è diventata la normalità. Al Centro Permanenza e Rimpatrio di Torino, ogni turno di servizio, la cosa meno grave che i colleghi impegnati devono sopportare, è di essere oggetto di insulti, scherno, minacce, sputi, lanci di urine e feci, da parte degli ospiti. Il tutto sempre più di sovente evolve in vere e proprie aggressioni fisiche, come avvenuto ancora una volta nel tardo pomeriggio del 31 luglio ultimo scorso. Bilancio della giornata: un’area completamente bruciata, 5 Carabinieri (tre della linea mobile e due dell”arma territoriale) feriti, un militare dell’esercito con gravi lesioni ai legamenti (tutti ricorsi ovviamente alle cure del limitrofo nosocomio Martini) due ospiti arrestati.
È da tanto tempo che si è sollevata l’attenzione sulle condizioni nelle quali si trovano ad operare i colleghi che effettuano servizio al CPR di Torino e ormai non appare più rinviabile un intervento concreto che riveda le condizioni d’impiego e normi le attività del centro, onde consentire al personale impiegato di poter espletare le proprie mansioni nel rispetto della propria dignità personale e militare, e non da meno dell’incolumità personale. La Segreteria Regionale del Sindacato Italiano Militari Carabinieri Piemonte e Valle D’Aosta, ancora una volta, esprime tutto il proprio rammarico per quanto accaduto, auspica una concreta e decisa inversione di tendenza a sostegno del personale, al quale esprime tutta la propria vicinanza e solidarietà. “Siamo pronti ad offrire tutto il nostro supporto ai colleghi feriti” è il commento del Segretario Generale Nazionale Antonio Serpi, subito informato dell’occorso. Agli stessi vanno i più sinceri auguri di una pronta e completa guarigione da parte di tutta la Segreteria Nazionale.
Antonio Serpi
Segretario Generale Nazionale SIM Carabinieri
Dott. Pier Luigi Capra, Segretario Generale
Regione Piemonte e Valle d’Aosta