29 anni in Basco Rosso. Anniversario per lo Squadrone Eliportato Carabinieri Cacciatori Calabria
Si calano veloci dall’elicottero, di notte i loro passi si confondono, di giorno sono invisibili. Loro sono i Falchi d’Aspromonte dello Squadrone Cacciatori Calabria, reparto d’eccellenza che nasce per la cattura di latitanti in Aspromonte. Accedervi è il sogno di tanti giovani Carabinieri che, ad ogni interpellanza partecipano numerosi e, solo dopo aver sostenuto prove durissime ed un corso speciale, possono finalmente indossare il Basco Rosso.
Vibo Valentia – Vigilantia de caelo. Coercitio ex terra è il motto di questo reparto d’eccellenza dell’Arma dei Carabinieri che oggi compie i ventinove anni dalla sua fondazione. “Lo Squadrone Eliportato Cacciatori, facente parte del Gruppo Operativo Calabria, con sede all’interno dell’aeroporto Luigi Razza di Vibo Valentia, è stato fondato il 1° luglio 1991 e viene considerato la naturale evoluzione delle Squadriglie, le quali, dagli anni Settanta, operarono in Calabria in supporto all’Arma territoriale in un periodo doloroso della storia moderna di questa regione e dell’Italia intera: quello dei sequestri. All’epoca, centinaia di uomini, unità cinofile, reparti speciali, a cavallo e di volo, vennero impegnati in battute e rastrellamenti del territorio, in cui, per ore o giorni interi, i nomi dei sequestrati rimbombavano lungo i valloni e le fiumare. Purtroppo i risultati furono scarsi, perché i rapitori conoscevano così bene quei luoghi impervi da non farsi scoprire. L’Arma dei Carabinieri comprese la necessità di un reparto ad elevatissima specializzazione che riuscisse a fondere le procedure militari alle tecniche di polizia, che fosse composto da uomini pazienti, determinati, capaci di vivere nei boschi e di compiere, nel silenzio della notte, appiattamenti mirati e pazienti fino alla cattura della preda. Da qui l’appellativo di “Cacciatori” che fa chiaro riferimento ai Cacciatori delle Alpi, le cui imprese, al culmine della Seconda Guerra d’Indipendenza, guidate da Giuseppe Garibaldi, costituiscono un modello di riferimento per operazioni militari in territorio montano, tenuto conto della destrezza negli spostamenti, l’ardimento degli uomini e l’utilizzo di tecniche di guerriglia innovative per l’epoca.
Le soppresse Squadriglie Eliportate vennero, quindi, fatte confluire nel nascente Squadrone Eliportato Cacciatori di Calabria, il cui elevato profilo professionale tipicamente militare e la specializzazione del personale, frutto di un’accurata e dura selezione effettuata presso la Caserma “Vannucci” di Livorno nel Reggimento Paracadutisti “Tuscania”, prevede l’attuazione di tecniche di controguerriglia proprie dei reparti speciali, con l’impiego decisivo di elicotteri dell’8° Nucleo di Vibo Valentia, unità cinofile, nonché l’uso di apparecchiature ad avanzata tecnologia, estremamente utili in ambienti naturali difficili come le zone montuose della Calabria La costituzione del reparto fu originariamente voluta dal Comando Generale dell’Arma per debellare il fenomeno dei sequestri, fortunatamente placatosi negli anni novanta. Oggi, infatti, l’attività prioritaria è la ricerca e la cattura dei latitanti, e il controllo di tutta l’area aspromontana che i reparti territoriali, invece, non riescono a mantenere perché non dispongono dei mezzi e degli equipaggiamenti adeguati.”
Allo Squadrone Cacciatori Calabria l’augurio da parte di tutta la segreteria SIM Carabinieri ed in particolare dal segretario nazionale Antonio Aprile, già componente dello Squadrone, per questi gloriosi 29 anni di intensa e proficua attività, volti a debellare la Calabria dal crimine, in attesa dei festeggiamenti per il trentennale del 2021.
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