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2 giugno 2022, un giorno da dimenticare?

ROMA – Siamo ormai a fine maggio e, salvo clamorose quanto improbabili smentite, al personale del comparto difesa e sicurezza, anche nel mese di giugno, non verrà aggiornato lo stipendio e non verranno pagati gli arretrati.

Sembra davvero inconcepibile ma, a metà del 2022, ci verrà corrisposto fondamentalmente lo stesso stipendio che abbiamo percepito a gennaio del 2018! Nondimeno sembra passato un secolo da quei giorni, il mondo stesso è cambiato e non certo in modo positivo, eppure, in questi lunghissimi quattro anni e mezzo, l’intero comparto si è sempre distinto in modo positivo.

Come dimenticare che, durante i primi tragici mesi di pandemia, siamo stati tra le poche categorie che hanno continuato a lavorare in presenza nonostante i tanti, troppi caduti. Siamo stati, tra l’altro, tra i primi a vaccinarsi in massa, mai un passo indietro, mai un lamento o un mugugno, sempre e soltanto in prima linea. Ci saremmo aspettati un maggiore rispetto, un po’ più di gratitudine dai nostri governanti e – guardate bene – che non sto parlando solo di soldi, ma di “attenzione“, un termine sconosciuto per la nostra categoria.

Del resto, le premesse di una clamorosa débâcle c’erano già tutte quando, soltanto a dicembre scorso e quasi allo scadere dei termini, è stato raggiunto l’accordo sul rinnovo del contratto 2019-2021. Nella sostanza, peraltro, un contratto per nulla eccezionale in quanto, si è a malapena recuperato l’aumento del costo della vita. Ma, come se non bastasse, all’inizio di quest’anno, mentre i mesi passavano inesorabili e senza che dei nuovi stipendi se ne vedesse neppure l’ombra, ecco che eventi internazionali hanno portato i prezzi di tutte le materie prime a livelli mai visti da oltre un ventennio. Il disagio si è sommato al disagio ed il vuoto determinato dalla mancanza di attenzione è aumentato a dismisura. Si perché noi del comparto difesa e sicurezza non portiamo rabbia o rancore per nessuno, onestamente non ne abbiamo neppure il tempo. Molto più semplicemente rimaniamo delusi dalla mancanza di quell’attenzione che crediamo di meritare.

Ci rivolgiamo, pertanto, a coloro che hanno nelle mani il governo del paese: pensate al prossimo 2 giugno, la Festa della Repubblica, quando li vedrete sfilare sotto i palchi stanchi ed accaldati ma, altresì, fieri ed orgogliosi di essere italiani, dimostrategli nei fatti quanto tenete in considerazione il comparto difesa e sicurezza, al di là dei comizi e dei discorsi politici. Fate sì che oggi stesso venga pubblicato in Gazzetta Ufficiale il rinnovo contrattuale ed autorizzate -superando ogni ulteriore indugio – il pagamento dei nuovi stipendi ed arretrati per il prossimo mese di giugno, dateci la possibilità di vivere dignitosamente ma, soprattutto,di ricevere quanto già è nostro, per soddisfare le primarie esigenze umane.

 

SIM CARABINIERI

Segreteria Nazionale

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